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Questo articolo è stato pubblicato il 01 maggio 2012 alle ore 06:42.

La Margherita in soccorso degli "esodati", gli ex lavoratori senza pensione né stipendio per il "cambio in corsa" delle norme previdenziali. Il partito dei centristi, confluito nel 2007 nel Pd, ha deciso di mettere sul tavolo ben 5 milioni di euro dei fondi derivanti dai contestatissimi rimborsi elettorali.

Una donazione «immediata», che andrà a beneficio di 1.200 "esodati" (800 euro al mese per cinque mensilità) selezionati dall'Inps. Quasi un "ravvedimento operoso", con cui la Margherita passa dalle parole ai fatti, dopo gli annunci seguiti allo "scandalo Lusi", l'ex tesoriere del partito Luigi Lusi sotto inchiesta per aver distratto fondi dei rimborsi elettorali.
In attesa di capire le responsabilità specifiche e le circostanze in cui Lusi ha agito, la Margherita prova il colpo ad effetto, reagendo alla marea dell'antipolitica che potrebbe danneggiare molti dei suoi esponenti che oggi militano nel Terzo Polo (come Francesco Rutelli, via Alleanza per l'Italia) o nelle file del Pd (ad esempio, Pierluigi Castagnetti, Giuseppe Fioroni, e Dario Franceschini). Una nota del partito spiega così che i cinque milioni costituiscono solo la «prima parte delle risorse nella disponibilità del partito che verranno assegnate per finalità sociali». I nomi dei soggetti beneficiati individuati dall'istituto di previdenza non potranno essere comunicati al partito, cui verrà trasmesso un rendiconto con le indicazioni statistiche. Alla Margherita saranno addebitati i soli costi industriali (elaborazione elettronica del pagamento, stampa della comunicazione).
L'iniziativa della Margherita è piaciuta molto a Palazzo Chigi, che con scelta inusuale ha sottolineato in un comunicato stampa la soddisfazione del premier Mario Monti per questa "ridistribuzione", a chi ha bisogno, dei fondi ancora nella cassa di un "partito fantasma". Nell'attuale fase di difficoltà economiche, spiega la nota, «non può che essere incoraggiata la disponibilità da parte dei partiti a contribuire allo sforzo generale di riduzione della spesa pubblica attraverso un gesto di solidarietà in favore delle persone più duramente colpite».
Ma i cinque milioni destinati agli esodati sono solo la prima tranche: ulteriori risorse, dettaglia una nota della Margherita, saranno infatti deliberate dall'Assemblea federale «sulla base delle proposte del Gruppo di lavoro» (formato, tra gli altri, da Francesco Rutelli, Enzo Bianco, Rosy Bindi, ed Enrico Letta), in una riunione fissata per il 16 giugno. Probabile destinazione, gli studenti meritevoli ma in difficoltà economiche. Tutte le risorse residue - assicurano gli ex Margheritini - una volta risolte le questioni relative al personale, al giornale di partito "Europa" «saranno devolute per finalità di interesse generale e a soli soggetti pubblici». Idem «per le risorse che verranno recuperate dalle sottrazioni operate dall'ex-tesoriere, a conclusione del lavoro dei magistrati e sulla base delle verifiche dei Revisori».

Da parte sua, l'ex presidente della Margherita, Francesco Rutelli, ha precisato il collegamento dell'iniziativa con il recente "scandalo Lusi", l'ex tesoriere oggi indagato per aver sottratto i soldi dei rimborsi elettorali creando una contabilità parallela. «Siamo stati vittime di una grande offesa e la stiamo riscattando con atti concreti, come si addice a un partito di persone perbene», ha dichiarato Rutelli. Oggi, ha aggiunto, «compiamo un primo atto» con un occhio alle persone in difficoltà, «per concludere con onore la vita della Margherita, ci stiamo mettendo la faccia e la più grande determinazione».

La scelta della Margherita rischia di fare tendenza. Anche un altro partito messo in difficoltà dal proprio tesoriere, la Lega, ha deciso infatti di stanziare 3 milioni di euro per le proprie sezioni sul territorio (si veda articolo a fianco).

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