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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2012 alle ore 13:03.

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Tempi stretti per il nuovo commissario per gli acquisti di beni e servizi nella Pubblica Amministrazione, Enrico Bondi, appena messo in pista del Consiglio dei ministri. Entro 15 giorni dalla sua nomina, spiega il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà, a margine della presentazione del rapporto dell'Autorità per le Comunicazioni il supercommissario dovrà presentare un piano per la riduzione dei costi che varrà circa 2,1 miliardi di euro.

«Ci siamo incontrati stamattina - aggiunge - e abbiamo parlato di logistica, solo di logistica. Abbiamo trovato la sua collocazione al ministero dell'Economia, abbiamo individuato gli uffici dei quali si può avvalere alla Presidenza del Consiglio e al ministero dell'Economia. Per quanto riguarda la presidenza del Consiglio gli abbiamo assegnato l'ispettorato della Funzione Pubblica e per il Tesoro la Ragioneria Generale dello Stato». Il cronoprogramma del decreto - ha spiegato - «prevede che entro 15 giorni dalla nomina deve presentare un piano e poi ogni mese deve presentare una relazione». Dei 4,2 miliardi di tagli previsti dal decreto, precisa Catricalà, l'ammontare di competenza di Bondi é «più o meno la metà».

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