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Questo articolo è stato pubblicato il 03 maggio 2012 alle ore 14:05.
I tassi di interesse dell'area euro restano fermi al minimo storico dell'1%. Per il quinto mese consecutivo, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha mantenuto il livello cui li aveva abbassati lo scorso dicembre. La decisione è in linea con le attese di mercati e analisti e denota il mantenimento di una linea attendista dell'istituzione monetaria, mentre le prospettive economiche dell'area euro hanno subito un apparente peggioramento nelle ultime settimane, mentre si sono ricreate tensioni sui titoli di Stato della periferia dell'area valutaria.
Dalle indagini sulle imprese continuano a giungere deludenti segnali di debolezza, con l'attività a livelli recessivi, e intanto si aggravano le difficoltà sul mercato del lavoro: a marzo la disoccupazione dell'area euro ha segnato nuovi massimi storico, con un 10,9%. E oggi il direttorio della Bce è andato a riunirsi proprio nel paese in cui questo problema è più acuto: la Spagna. A Barcellona - presidiata in modo massiccio dalle forse dell'ordine spagnole onde evitare incidenti con eventuali contestatori - con una delle due riunioni annuali del Consiglio che tradizionalmente si svolgono in trasferta, a rotazione tra le grandi città europee, rispetto alla sede istituzionale di Francoforte.
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