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Questo articolo è stato pubblicato il 06 maggio 2012 alle ore 18:22.

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Il primo ministro grexco Lucas Papademos - LapresseIl primo ministro grexco Lucas Papademos - Lapresse

Atene punisce i partiti storici e premia gli estremi sebbene le due formazioni pro Europa, Nea Dimokratia e socialisti del Pasok, dovrebbero raggiungere una risicata maggioranza in Parlamento.
I risultati parziali, con il 41% dei voti scrutinati danno in vantaggio il partito popolare Neo Dimokratia con il 20% dei voti (112 seggi), segue a sorpresa Syriza, formazione di sinistra anti austerity e per la sospensione del pagamento del debito, che quadruplicherebbe i voti passando dal 4,6% al 15,76% (49 seggi), al terzo posto il socialista Pasok con il 14,11% dal 44% (43 seggi). Entrano con il 6,8 i neonazisti di Alba d'oro. La formazione anti-austerity moderata dei Greci indipendenti va al 10% mentre la Sinistra democratica va al 6%.

I due partiti storici insieme raggiungerebbe, sebbene sul filo del rasoio e grazie al premio di maggioranza di 50 seggi la maggioranza dei 151 seggi su 300. Antonis Samaras, leader di Nea Dimokratia (centro-destra), il partito che si avvia ad ottenere la maggioranza relativa, ha proposto domenica sera che venga formato un «governo di salvezza nazionale». Samaras, commentando i primi risultati, ha ribadito la necessità che il nuovo governo avvii la ripresa economica del Paese per mantenere la Grecia in Europa e nell'eurozona. Ma ha auspicato anche modifiche al Memorandum firmato con i creditori internazionali. Una chiara apertura alle formazioni anti-piano di salvataggio.
Dopo aver definito la giornata «un giorno particolarmente dolorosa», il leader del partito socialista greco Pasok, Evangelos Venizelos, ha auspicato che all'indomani del voto si possa formare in Grecia un «governo di unità nazionale».
Segno che anche Venizelos è pronto a un esecutivo allargato.
Ma il vero vincitore della consultazione è Syriza, acronimo che sta per coalizione della sinistra radicale, guidata da Alexis Tsipras, 36 anni, paragonabile al Sel di Vendola in Italia, vuole sospendere il pagamento del debito, negoziare la cancellazione di una larga porzione di esso, aggiungere una clausola di crescita nei patti per ripagare la parte restante dei debiti, introdurre la patrimoniale, ridurre le spese militari, combattare la corruzione.
Il considerevole aumento della forza di Syriza, la Coalizia di sinistra greca, «non è un premio ad una persona o a un partito, ma alla proposta di annullare il Memorandum» firmato dalla Grecia con i creditori internazionali. Lo ha detto domenica sera, commentando i primi risultati delle elezioni, il leader di Syriza, Alexis Tsipras. «Da domani - ha aggiunto - per la Grecia sarà un nuovo giorno. Il risultato delle elezioni rappresenta una rivoluzione pacifica contro il memorandum della barbarie».
Un altro dato politicamente rilevante e inquietante del voto greco 2012 è infine il successo dell'estrema destra con simpatie neonaziste di Chrysi Avgi (Alba dorata), che vuole minare i confini della Grecia, cacciare tutti gli immigrati clandestini e reintrodurre la pena capitale per gli spacciatori.
Atene ha mandato un forte segnale all'Europa germanica che vede solo l'austerità come ricetta alla crisi senza aggiungere elementi di crescita, ricetta di cui dopo cinque anni di recessione i greci hanno rispedito al mittente.


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