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Questo articolo è stato pubblicato il 07 maggio 2012 alle ore 18:00.

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Ti Media, l'Espresso nega trattative per La7. Ma Mentana attacca: spero non diventi TeleRepubblicaTi Media, l'Espresso nega trattative per La7. Ma Mentana attacca: spero non diventi TeleRepubblica

Non c'è nessuna trattativa in corso per La7, l'emittente del gruppo Telecom Italia Media. È quanto riferisce un portavoce del gruppo L'Espresso, interpellato in riferimento a indiscrezioni di stampa. «Non abbiamo nessun tipo di trattativa in corso sul fronte televisivo«, ha affermato.

No commenti su multiplex
È arrivato un secco «No comment», invece, riguardo le indiscrezioni che vogliono il gruppo interessato alle infrastrutture televisive. Secondo quanto riportato negli ultimi giorni da alcuni quotidiani, un eventuale riassetto di TI Media potrebbe portare alla nascita di una nuova società in cui far confluire i 3 multiplex digitali del gruppo controllato da Telecom Italia e i 2 mux dell'Espresso.

Le dichiarazioni di Lerner
Sull'orizzonte editoriale de La7 è intervenuto oggi, in una intervista al "Corriere della sera", uno dei volti più noti dell'emittente, Gad Lerner, conduttore del programma l'Infedele: «So che il gruppo l'Espresso - si legge nell'intervista - ha studiato i bilanci. Guardando ai fatturati delle due aziende a me sembrano entitá non facilmente integrabili. Altra questione è la nascita di una nuova societá di infrastrutture televisive con i multiplex di Telecom Italia Media e altri azionisti - prosegue Lerner - tra cui anche De Benedetti. Mercoledì ci sará una scissione societaria».

Mentana: La 7 non diventi TeleRepubblica
«Se Telecom venderà, ben venga un editore che voglia impegnarsi» anche perchè «oggi ha più senso impegnarsi nel business televisivo» visto che «è cambiato lo scenario politico e l'ingresso di un nuovo editore non è più visto come parte di un disegno per detronizzare Berlusconi». Lo afferma in una intervista al Giornale Enrico Mentana, sottolineando che se sarà De Benedetti l'acquirente de La7, che mercoledì dovrebbe separarsi da TI Media, «è il benvenuto» ma che la rete non si trasformerà «in TeleRepubblica». «Stando a quel che ho letto - spiega Mentana - ci sarà lo scorporo tra impianti di trasmissione e canali Tv. Oltre a Mediaset potrebbe nascere un altro gigante per la diffusione del segnale tv. Resta da vedere se chi possiederà il bicchiere verserà anche il vino. Se fosse stato facile si sarebbe avviata una trattativa unica. Invece le indiscrezioni parlano di due potenziali acquirenti».

Le ipotesi sul tappeto
Secondo le indiscrezioni, mercoledì dovrebbe iniziare il processo di vendita con il via libera da parte del cda di Telecom Italia, azionista di TiMedia: l'obiettivo sarebbe cedere l'asset entro l'anno. Tra i potenziali interessati vi sarebbero Carlo De Benedetti, patron del gruppo L'Espresso, che ha detto esplicitamente di essere pronto a entrare nella trattativa, Urbano Cairo di Cairo Communication, già concessionaria di pubblicità per La7 (Cairo ha smentito qualche mese fa l'interesse a rilevare la tv) e il franco-tunisino Tarak Ben Ammar. Nel bilancio 2011 Telecom ha svalutato per 45 milioni la partecipazione in TiMedia (77,71%), portando il valore di carico a 176 milioni, ancora superiore al valore di mercato (poco più di 160 milioni di euro, considerando che TiMedia capitalizza 208 milioni circa). TiMedia ha chiuso il 2011 con un una perdita da 83 milioni, in crescita dai 54,4 milioni del 2010.

Il Cda del 9 maggio
Il riferimento è alla riunione del consiglio di amministrazione del 9 maggio di Telecom Italia in cui, come ha precisato il gruppo telefonico oggi, «verranno esaminate le diverse opzioni strategiche riguardanti la partecipazione di controllo in Telecom Italia Media».

La giornata del titolo in borsa
Nel giorno di indiscrezioni e smentite, in borsa Telecom Italia Media é entrata in negoziazione, ma dopo aver segnato un prezzo a 0,17 euro, in progresso del 22%, è andata in asta di volatilità. Per poi chiudere al +21,78%. Il mercato scommette su novità in arrivo per la società e soprattutto sull'ingresso di nuovi soci nell'azionariato. Del resto lo stesso ad Giovanni Stella, a margine dell'assemblea dei soci, aveva dichiarato che entro la data del cda della società, in calendario il 9 maggio, sarebbero probabilmente arrivate novità. «Un'operazione come questa, se si farà - aveva precisato il manager - si farà attraverso una gara».

La risposta alla Consob
«Nel corso della riunione del consiglio di amministrazione del 9 maggio verranno esaminate le diverse opzioni strategiche riguardanti la partecipazione di controllo in Telecom Italia Media». Lo precisa Telecom su richiesta di Consob in una nota dopo le nuove indiscrezioni sulla vendita de La 7 a cui sarebbero interessati Carlo De Benedetti, Tarak Ben Ammar e Urbano Cairo.


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