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Questo articolo è stato pubblicato il 07 maggio 2012 alle ore 06:38.

«L'Eurozona sta cercando tra mille difficoltà di creare un quadro istituzionale e finanziario che possa assicurare la sopravvivenza dell'euro. Il tanto vituperato fiscal compact è un passo avanti significativo, ma solo una ripresa sostenibile e diffusa nell'intera regione potrà segnare la fine della crisi dei debiti sovrani». A parlare è David Riley, analista di Fitch e responsabile dei debiti sovrani.
Per Fitch Francia e Austria sono ancora degne di far parte del club. Quali ragioni sostengono questa scelta? Quali sono invece le sfide per chi resta nel club?
Per la Francia abbiamo rivisto l'outlook da "stabile" a "negativo". Questa decisione è il giusto equilibrio tra le preoccupazioni legate all'impatto della crisi sui conti pubblici e la tradizionale forza creditizia del Paese. Nella Zona Euro la crisi del debito, partita dai Paesi periferici, sta ora danneggiando la capacità di credito dei Paesi "core", soprattutto quelli più deboli del gruppo AAA, come la Francia. Il rating dell'Austria è stato confermato il mese scorso e le prospettive restano stabili. I fondamentali del credito sono solidi e l'esposizione al sistema bancario dell'Est Europa, seppure significativa, non è un rischio per lo status AAA. La Gran Bretagna – che ha un outlook negativo – nonostante i progressi sul fronte della riduzione del deficit ha invece margini di manovra fiscali limitati per assorbire ulteriori shock.
A gennaio Fitch ha retrocesso l'Italia al rating A- allontanandola ancor di più dal club della tripla A. Come giudica gli sforzi intrapresi dal governo Monti?
Il governo Monti ha intrapreso numerose decisioni difficili sul fronte della tassazione e del taglio della spesa che dovrebbero avere un impatto positivo nel medio termine. Restano tuttavia alcune sfide politiche, come misure aggiuntive per rispettare i target di bilancio e rilanciare la competitività. Se il governo dovesse mancare il target di bilancio e il debito pubblico dovesse continuare a crescere il rating sovrano del Paese sarebbe a rischio.
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