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Questo articolo è stato pubblicato il 11 maggio 2012 alle ore 13:40.

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Vuoi cambiare cognome? Dal 9 luglio arriva l'iter veloce (e semplice) per cambiare i cognomi «ridicoli o vergognosi», o per aggiungere il cognome materno a quello del padre. Con l'approdo sulla «Gazzetta Ufficiale» del nuovo Regolamento che aggiorna la disciplina del nome e del cognome fissata dal Dpr 396/2000, quanti hanno problemi con il proprio nome o cognome perché causa di "disagio sociale" o perché «rivela origine naturale» potranno contare per l'estate su nuove procedure semplificate che puntano anche ad accorciare i tempi per ufficializzare il cambiamento.

Prefetti in campo
In futuro, infatti, i richiedenti potranno fare richiesta di modifica - corredata dalle ragioni che la giustificano - direttamente al Prefetto del luogo di residenza, chiamato a decidere autonomamente sull'istanza. Stop quindi all'attuale procedura che, oltre al Prefetto, prevede il coinvolgimento del ministero dell'Interno, una relazione ad hoc, documentazione a corredo della domanda, e una lunga istruttoria che può durare anche 18 mesi. Confermato invece l'obbligo del Prefetto di pubblicare per 30 giorni sull'Albo pretorio del Comune di residenza la richiesta di modifica, per permettere l'eventuale opposizione di terzi.

Richieste in aumento
I tempi veloci vanno incontro allo sforzo di semplificazione della Pubblica amministrazione promosso dal Governo, ma anche all'incremento delle richieste che impegnano gli uffici del Viminale. Nel 2009, le richieste complessive di modifica sono state 2.134, seguiti da 977 decreti di accoglimento e 152 rifiuti; nel 2010 le richieste sono salite a 2.982 (1.529 accolte, 116 respinte) e a 1.961 nell'agosto scorso (837 accolte, 86 respinte).

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