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Questo articolo è stato pubblicato il 12 maggio 2012 alle ore 09:47.

A Napoli scontri e cariche della polizia, con agenti e manifestanti feriti e sette denunce. A Roma un altro pacco bomba. A Viterbo un uomo ha minacciato di uccidere i dipendenti delle Entrate. A Milano un imprenditore ha aggredito a calci e pugni due funzionari.

Sotto attacco, in tutti i casi, ancora una volta il personale di Equitalia e dell'agenzia delle Entrate, con minacce di stampo eversivo, avvertimenti, contestazioni e aggressioni. Eventi che hanno spinto il presidente del Consiglio, Mario Monti, a programmare per giovedì 17 maggio una visita presso «la sede dell'agenzia delle Entrate ed Equitalia» dove farà «dichiarazioni». Dal canto suo, in riferimento ai suicidi delle settimane scorse, la società di riscossione, in un comunicato, ha definito «inaccettabile continuare a scaricare irresponsabilmente su Equitalia la colpa di gesti estremi e situazioni drammatiche, che hanno invece origini diverse e lontane e che stanno esplodendo solo oggi a causa della crisi economica. Eventi tragici da non spettacolarizzare, per i quali Equitalia esprime profonda vicinanza alle famiglie coinvolte».

Ieri mattina a Napoli davanti alla sede di Equitalia di Corso Meridionale una protesta promossa da ambienti vicini ai centri sociali, riuniti nella sigla Realtà di movimento napoletane, a cui hanno aderito circa 200 persone, è sfociata in scontri e cariche della polizia. Sui volantini distribuiti ai passanti e sugli striscioni esposti si chiedeva «la chiusura immediata di Equitalia» per una giornata, in segno di lutto, dopo i sette suicidi registrati negli ultimi mesi in Campania.

Poco dopo le 9.30 si è formato un presidio poi tramutato in blocco stradale, con un pullman messo di traverso su una delle principali arterie della periferia orientale di Napoli. Sul posto una forte presenza delle forze dell'ordine: l'ingresso della sede dell'Agenzia di riscossione è stato sbarrato da tre camionette della polizia, mentre un elicottero sorvolava la zona. All'interno impiegati al lavoro e qualche cittadino. I manifestanti hanno trascinato cassonetti al centro della strada, li hanno incendiati urlando «assassini». Poi, contro gli uffici di Equitalia, sono state tirate uova piene di vernice rossa ed esplosi due petardi. Bottiglie e sassi sono stati lanciati contro gli agenti del Reparto Mobile. La polizia ha risposto caricando i manifestanti. Equitalia ha abbassato le saracinesche. Un giovane è stato colpito alla testa da una manganellata. Una dozzina gli agenti medicati in ospedale. Consistenti anche i danni ai mezzi della polizia. Una nuova manifestazione contro Equitalia è prevista per venerdì prossimo: questa volta l'appuntamento è davanti alla sede di via Ponte di Tappia, in centro.

A Roma – dopo che nello scorso dicembre un pacco bomba era esploso nella sede centrale di Equitalia ferendo a una mano il direttore, Marco Cuccagna – un altro grave episodio. Alla direzione generale di Equitalia in via Grezar (Eur) è stato recapitato un pacco contenente poca polvere pirica e senza innesco. Il plico è stato sequestrato e sarà sottoposto ad accertamenti per risalire alla provenienza. Sull'episodio indaga la Digos. Nessuna pista per il momento viene esclusa. La procura ha aperto un fascicolo.

Sempre in mattinata, a Melegnano (Mi) due funzionari di Equitalia sono stati aggrediti da un imprenditore edile. I due si erano presentati nello studio del commercialista dove ha la sede legale l'impresa dell'aggressore. Dovevano procedere a una verifica, ma prima ancora di iniziare è nata una discussione con l'imprenditore che è poi degenerata: i due sono stati presi a calci e pugni. Fortunatamente non hanno subito lesioni gravi. In ogni caso è stato necessario l'intervento dei carabinieri e del personale del 118. L'aggressore, un cinquantenne, dovrà rispondere del reato di percosse.

A Viterbo un imprenditore 70enne, alle spalle un fallimento e alcuni precedenti per reati finanziari, ha chiamato la sede della Uil annunciando che ieri mattina si sarebbe recato armato alle Entrate per uccidere i dipendenti. L'uomo è stato denunciato per procurato allarme.
Sempre ieri, in riferimento alle tensioni di due giorni fa a Mestre si è infine espresso il Governatore del Veneto, Luca Zaia: «Io sono sempre per la difesa della legalità – ha detto – tanto che la protesta, depurata da ogni fatto illegale, solleva un problema che è quello del rapporto tra esattore e cittadino che è un rapporto che si sta sempre più connotando come medievale».

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