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Questo articolo è stato pubblicato il 15 maggio 2012 alle ore 14:59.

Nella foto il Pm della Procura di Bologna, Enrico Cieri (Ansa)Nella foto il Pm della Procura di Bologna, Enrico Cieri (Ansa)

«È un tempo pericoloso per le mafie degli accusatori al giorno d'oggi. Le vite dei vermi come voi potrebbero presto incontrare una fitta pioggia di proiettili o una potente bomba nella vostra macchina o un pacco bomba nelle vostre mani». Così in un blog di area anarchica è apparsa alcune ore fa la minaccia di morte indirizzata al Pm della Procura di Bologna, Enrico Cieri, reo secondo questo 'tribunale' di avere inviato 5 avvisi di fine indagine a 5 anarchici greci, accusati dell'invio del pacco bomba (intercettato su un aereo cargo proprio nello scalo del capoluogo emiliano) a Silvio Berlusconi nel novembre 2010.

Il post in cui il magistrato, passato alla Dda e per questo sotto scorta, viene minacciato è firmato dalla Cospirazione delle cellule di fuoco: precisamente Olga Ikonomidou e altri 7 anarchici, tutti in carcere in Grecia, già citati dalla FAI nel volantino di rivendicazione dell'attentato a Roberto Adinolfi, gambizzato a Genova pochi giorni fa.

L'aspetto particolarmente inquietante della faccenda è che il Pm viene citato per nome nel post: «Siamo stati informati che il Pm Enrico Cieri ha emesso dei mandati - scrivono gli anarchici -. Tutto quello che possiamo dire alla Procura è che i vostri mandati sono carta igienica».

Quindi le minacce di morte al magistrato e, forse, ad altri suoi colleghi bolognesi che si sono in precedenza occupati degli anarchici in città: l'aggiunto Valter Giovannini e Morena Piazzi, responsabile della chiusura del circolo "Fuoriluogo", dove il movimento si riuniva, a pochi metri dalle Due Torri.

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