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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2012 alle ore 18:09.

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Non doveva essere al lavoro, Nicola Cavicchi, 35 anni, uno dei due operai morti nella fabbrica di ceramiche di Sant'Agostino. «Voleva andare al mare - raccontano in lacrime i genitori, Romana Fiorentini e Bruno - ma le previsioni del tempo non erano buone e così aveva deciso di sostituire un collega malato».

Igenitori si sono iniziati a preoccupare solo quando non lo hanno visto tornare a casa intorno alle 6,30. «Abbiamo sentito il terremoto - spiegano - ma la televisione diceva che non c'erano vittime e quindi eravamo tranquilli. È stato l'altro nostro figlio, quando Nicola non è tornato a casa, ad andare in fabbrica e a scoprire quello che era accaduto». Grande appassionato di mare e di calcio, la vittima stava ristrutturando una casa per mettere su famiglia.

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