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Questo articolo è stato pubblicato il 20 maggio 2012 alle ore 13:07.
Si è concluso alle 11.20 il vertice in Prefettura a Ferrara, al quale hanno preso parte il presidente della Regione Emilia Romagna Vasco Errani e il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, per fare il punto sulla situazione a poche ore dal sisma che ha investito l'Emilia Romagna questa notte.
Tra le misure adottate: la chiusura della scuole per domani, in attesa che vengano compiuti i sopralluoghi per l'agibilità, e la sospensione delle lezioni universitarie nelle facoltà che hanno sede a Ferrara.
«Al momento - ha dichiarato Gabrielli all'uscita del vertice - la priorità è la messa in sicurezza delle persone. Si registrano moltissimi danni e i morti sono saliti a 6, anche se nel caso della donna morta a San Pietro in Casale, il suo decesso è stato provocato da un arresto cardiaco. Il numero dei feriti non possiamo ancora diffonderlo perché non abbiamo dati certi e non vogliamo creare inutili allarmismi».
Riguardo allo sciame sismico e all'eventualità di altre scosse il capo della Protezione Civile ha aggiunto: «I terremoti hanno naturalmente scosse di assestamento, ma nessuna scossa è prevedibile. Non si può dire quando arriverà e di che entità sarà. Si deve essere particolarmente cauti in questi momenti e fare molta attenzione: se si vive in case che hanno subito danni, se si rilevano crepe che prima non c'erano, non vi si deve rientrare».
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