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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2012 alle ore 14:44.

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Ha vinto alla grande e ha pure speso poco. Se non è antipolitica, è certamente una politica diversa… El Mundo è colpito dal basso costo della campagna elettorale di Federico Pizzarotti, il grillino eletto sindaco di Parma: "Il partito del comico Grillo vince il municipio di Parma con una campagna da 6.000 euro", titola il quotidiano spagnolo sul suo sito web, osservando che dopo avere sorpreso al primo turno il Movimento Cinque Stelle ha ottenuto lunedì il suo primo "grande trionfo".

La formazione di Beppe Grillo è "la grande novità politica" dell'ultimo mese, spiega El Mundo. Il discorso contro i partiti tradizionali del comico che chiede di far uscire l'Italia dall'euro "ha acquisito sempre più risonanza a causa di una serie di scandali di corruzione". Il suo candidato a Parma, Pizzarotti, è riuscito a diventare sindaco "dopo aver speso solamente 6.000 euro nella campagna elettorale".
Nella sua prima prova politica nel 2010, ricorda il quotidiano, il Movimento Cinque Stelle, che si organizza attraverso Internet e le reti sociali, aveva ottenuto l'1,8% dei voti. "Ora controlla vari municipi e a Parma ha ottenuto al ballottaggio il 60% dei voti".

Durante la campagna, si legge, Pizzarotti ha messo l'accento sull'ecologia e ha promesso di eleggere i propri collaboratori attraverso una consultazione pubblica. "Quelli che ci dipingono come l'antipolitica tentano di screditarci. Siamo la politica della gente normale", assicura.
Una normalità che suona familiare ai francesi, ai quali François Hollande si era presentato come un presidente "normale". Così Le Monde aveva messo in evidenza questo tratto alla vigilia del voto: "Il candidato ‘normale' del Movimento Cinque Stelle alle porte del municipio di Parma". L'uomo "normale" di Parma è lui, Federico Pizzarotti, 39 anni, informatico, capelli bruni e corti.

A parte l'alto livello d'astensione che ha caratterizzato queste elezioni, il successo del Movimento Cinque Stelle è il dato più in evidenza sulla stampa estera. Les Echos parla di "astensione massiccia e successo del voto anti-partiti".

"La destra e l'austerità sanzionati nelle municipali italiane", è il titolo di un lancio Reuters sul sito del Nouvel Observateur. Il voto – scrive l'agenzia - ha dato agli italiani l'occasione per manifestare l'ostilità crescente verso il Pdl di Silvio Berlusconi e, in misura minore, verso il Pd, nonché verso la politica di rigore del governo di tecnici di Mario Monti.

"La principale sorpresa" è venuta da Parma, con la vittoria del candidato del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, talvolta soprannominato il Coluche italiano. "La vittoria di Parma è straordinaria. Riflette un forte rifiuto dei partiti tradizionali", dice alla Reuters James Walston, professore di relazioni internazionali all'American University di Roma. I risultati "non sono di buon augurio" per Monti, sostenuto da Pdl e Pd. Anche se, secondo Walston, nel mirino sono soprattutto i partiti e solo indirettamente Monti. Oltre che a Parma, il Movimento Cinque Stelle ha avuto buoni risultati nel Nord: "Ha approfittato del crollo della Lega Nord", si legge.

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