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Questo articolo è stato pubblicato il 23 maggio 2012 alle ore 20:00.
L'ultima modifica è del 23 maggio 2012 alle ore 19:02.

Dal Governo arriva una sorta di investitura non ufficiale ma "ufficiosa" all'apertura della nuova discarica di Roma a Corcolle (700 metri dalla zona di rispetto che protegge Villa Adriana a Tivoli). Il ministro dei Beni culturali Lorenzo Ornaghi non ci sta: «rimango contrarissimo, per il bene del Paese, Villa Adriana e il suo ambiente storico-naturalistico non possono essere sfregiati». Ornaghi avrebbe incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Antonio Catricalà. Il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri avverte: il Consiglio dei ministri deve svolgere un approfondimento sulla scelta.
La nota di Palazzo Chigi: sostegno al Commissario Pecoraro
«La Presidenza del Consiglio dei Ministri - si legge nella nota emessa di Palazzo Chigi - comunica che, con nota indirizzata ieri dal Sottosegretario di Stato Antonio Catricalà al Prefetto Pecoraro, il Presidente del Consiglio Mario Monti ha confermato la propria fiducia al Commissario delegato per il superamento dell'emergenza ambientale nella provincia di Roma e gli ha richiesto di portare avanti nell'esercizio pieno dei suoi poteri il mandato conferitogli dal precedente Esecutivo». Pecoraro ha scelto scelto Corcolle come sito per la nuova discarica della capitale.
La protesta degli ambientalisti
Immediato il tam tam degli ambientalisti contro il progetto: Italia Nostra Roma presenterà giovedì un esposto alla Procura della Repubblica di Roma «perchè non riconosce la validità della documentazione presentata al primo ministro dal Commissario». «Contro la scelta di una discarica a Corcolle - annuncia il coordinatore del movimento "Salviamo Villa Adriana", il principe Urbano Barberini - si levano gli scudi della cultura mondiale. La nostra protesta correrà sulle pagine dei giornali internazionali, con una serie di iniziative e conferenze stampa in tutto il mondo». L'ex ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo attacca la nota di Palazzo Chigi in quanto, ricorda, «di fatto sponsorizza la più scellerata fra le scelte possibili come sito per la discarica della capitale: quella di Corcolle».
«Il premier non decide su Corcolle»
Il polverone spinge Palazzo Chigi a chiarire e a gettare acqua sul fuoco: nè il presidente del Consiglio nè il sottosegretario Catricalà decidono dal punto di vista giuridico se Corcolle debba diventare o meno una discarica. Oggi, spiegano fonti vicine al premier, è stata solo ribadita la fiducia al prefetto Pecoraro che era stato indicato dal precedente governo quale commissario per trovare una soluzione per il sito ed evitare che l'emergenza rifiuti di Roma rimanga senza soluzione.
Cancellieri: approfondisca il Cdm
La questione rifiuti a Roma, con le polemiche sulla nuova discarica che dovrà sostituire Malagrotta, va approfondita in Consiglio dei Ministri. Lo sottolinea il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, che in una nota si esprime esprime favorevolmente «per la conferma della fiducia del Governo al Commissario delegato, prefetto Giuseppe Pecoraro, per l'impegno e la determinazione che sta profondendo per il superamento dell'emergenza ambientale nella provincia di Roma». «Comunque - si legge nella nota del Viminale - tenuto conto della delicatezza dei temi portati all'attenzione pubblica dai Ministri Ornaghi e Clini, il ministro Cancellieri ravvisa l'opportunità che l'argomento debba essere oggetto di approfondimento in Consiglio dei Ministri».
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