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Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2012 alle ore 13:34.

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Nella foto l'attentato del 1992 a Giovanni Falcone nel quale persero la vita, oltre al giudice, la moglie, Francesca Morvillo, e alcuni componenti della scorta (Olycom)Nella foto l'attentato del 1992 a Giovanni Falcone nel quale persero la vita, oltre al giudice, la moglie, Francesca Morvillo, e alcuni componenti della scorta (Olycom)

I giovani industriali ricordano la strage di Capaci consapevoli che non dimenticare il passato è l'unico modo per costruire il futuro. Non a caso alla manifestazione, organizzata dal Gruppo Giovani di Confindustria Catania guidato da Antonio Perdichizzi, è stato dato il titolo «Ricordare per educare al futuro». L'iniziativa, alla quale hanno dato il loro contributo istituzioni e imprese, è in programma nel capoluogo etneo oggi alle 16,30 al Centro culture contemporanee Zo (alle Ciminiere). È questo del sistema industriale etneo e più in generale del Sud a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, morti nella strage di Capaci vent'anni fa insieme a tre uomini della scorta. Ed l'omaggio anche a Paolo Borsellino, morto nella strage di Via D'Amelio il 19 luglio del 1992. Ai magistrati, ai poliziotti e a tutti gli uomini caduti per mano mafiosa è dedicata «L'Orazione civile per le vittime di mafia», un reading teatrale scritto e interpretato da Daniele Biacchessi, giornalista (è vicecaporedattore di Radio 24 e vincitore di numerosi premi per il suo lavoro da cronista), autore e attore di Teatro Civile che da anni è impegnato sul fronte della memoria: ha scritto e portato in scena lavori sulla resistenza, il terrorismo e appunto la mafia. Il reading teatrale sarà preceduto da un dibattito sul tema «Per non dimenticare: a vent'anni dalle stragi di Capaci e Via D'Amelio» cui parteciperanno il giornalista Nino Amadore, il presidente dei giovani industriali siciliani Silvio Ontario, l'economista Elita Schillaci, l'imprenditore Mimmo Costanzo, il magistrato Maria Grazia Vagliasindi e il presidente dei giovani industriali di Catania Antonio Perdichizzi. L'evento è patrocinato anche dal Comitato interregionale del Mezzogiorno dei Giovani Imprenditori di Confindustria ed interverranno alcuni presidenti regionali dei giovani del Sud. «Il nuovo ecosistema per la creazione d'impresa a cui stiamo lavorando a Catania, si basa su valori importanti, primo fra tutti la legalità - dice Perdichizzi -. L'impresa per nascere ha bisogno di cultura. L'impresa che funziona genera cultura. La missione sociale dell'imprenditore è sostenere l'uno e l'altro processo. La cultura della legalità ci vede impegnati in prima linea oggi più che mai».

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