Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 maggio 2012 alle ore 10:56.

My24
Il ritorno di Silvio BerlusconiIl ritorno di Silvio Berlusconi

Il ritorno di Silvio Berlusconi sulla scena della politica italiana è come da copione da protagonista. Una modalità che, ancora una volta da par suo, fa saltare i nervi a tutti: dal Pd all'Udc: unica la capacità dell'ex premier di mettere tutti d'accordo nel non essere d'accordo con lui. Questa volta oggetto della furia è la proposta che pare essere pronto a fare in una conferenza al Senato è quella del semi-presidenzialismo, un po' alla francese, che vuole l'elezione diretta del presidente della Repubblica da parte dei cittadini. "A pensar male si fa peccato" diceva l'imperituro Giulio Andreotti, aggiungendo poi che spesso ci si prende.

Così alla prima voce (che al momento di questo si tratta) della possibile proposta di Berlusconi arriva la trasversale levata di scudi. Che, lo accusano, Silvio, di voler in questo modo bloccare le riforme alle quali il Governo Monti sta lavorando in un tavolo allargato a tutte le forze politiche sopravvisute, e in particolare quella sui tagli al numero dei parlamentari. Berlusconi, che resta comunque l'unico leader del Pdl capace di mettere d'accordo le fazioni interne al partito, arriverebbe a Palazzo Madama per fare un appello ai suoi affinché si ricompattino a favore di questo progetto di semipresidenzialismo.

E ancora si pensa male: che la proposta arrivi perché nella mente dell'uomo di Arcore c'è l'idea di candidarsi come primo presidente della Repubblica italiana a venire eletto dal popolo? Più o meno tutti lo pensano, alcuni lo auspicano, altri alla sola ipotesi ventilata come brezzolina son quasi pronti alla rivoluzione.

Il primo a indignarsi e accusare Berlusconi di "sabotaggio" è il segretario del Pd, Pierluigi Bersani che dichiara: «Attenzione che certe proposte non vengano fatte per non fare nulla. Io non ho remore a fare riflessioni anche sulle riforme istituzionali, ma la legge elettorale deve rimanere una priorità e con il doppio turno». Sul doppio turno, per inciso Berlusconi e Bersani sembrano pensarla allo stesso modo.

Anche l'Udc di Pierferdinando Casini drizza le orecchie. Così il senatore Gianpiero D'Alia: «vorremmo sapere se il Pdl si è rimangiato l'accordo tra Udc e Pd sulle riforme costituzionali. Le dichiarazioni di Berlusconi su una nuova, ennesima, riforma epocale costituzionale sembra andare nella direzione di affossare le riforme».

Tempo poche ore e ogni dubbio, almeno circa il punto sul semipresidenzialismo, verrà sciolto dallo stesso Berlusconi. La pensione non lo ha mai attirato, c'è da capire se nelle sue intenzioni c'è quella di un nuovo patto con gli italiani capace di portarlo al Colle. Patto da firmare, questa volta, non a Porta a Porta, ma proprio porta a porta per ricatturare una fiducia nel Berlusconi style.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi