Siria, 13mila morti dall'inizio della rivolta

Oltre 13mila persone, in maggioranza civili, sono morte dall'inizio della rivolta in Siria a metà marzo 2011. Lo riferisce l'Osservatorio per i diritti dell'uomo precisando che le vittime sono 9.183 civili, 3.072 membri dell'esercito e 794 disertori.

Il bilancio dell'attacco di venerdì contro i civili, usati i carri armati
Gli osservatori dell'Onu a Hula hanno contato, per la precisione, 92 corpi. Lo ha detto il capo degli osservatori, il generale Robert Mood, precisando che oltre 32 sono di bambini. Mood ha parlato di «una brutale tragedia». Gli osservatori, ha detto, «hanno confermato l'impiego dei cannoni dei carri armati». Questa mattina, numerosi abitanti di Tibé e Taldo, in fuga verso il centro di Hula per evitare nuovi bombardamenti, hanno postato su Youtube alcuni video amatoriali che mostrano immagini terribili di cadaveri di bambini che giacciono per terra.

Il regime siriano ha annunciato l'apertura di un'inchiesta sul massacro di Hula, in cui venerdì sono stati uccisi 92 civili tra cui molti bambini. L'annuncio è stato dato dal ministero degli Esteri di Damasco, che ha anche riferito che da domani sarà in visita in Siria l'inviato dell'Onu e della Lega araba, Kofi Annan.

Consiglio nazionale siriano chiede vertice straordinario
A seguito di questi drammatici episodi il Consiglio nazionale siriano (Cns), che rappresenta l'opposizione al regime di Bashar al-Assad, ha chiesto che si tenga un vertice straordinario delle Nazioni Unite per discutere del massacro compiuto dalle forze fedeli al regime di Damasco.

Clinton preoccuparti per ripercurssioni nel vicino Libano
Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, ha espresso ieri le sue preoccupazioni riguardo alle ripercussioni delle violenze in Siria sul vicino Libano, dove esse «contribuiscono all'instabilità» del Paese.
«Gli Stati Uniti sono preoccupati dal fatto che l'evoluzione in Siria contribuisce all'instabilità del Libano», ha detto Hillary Clinton in un comunicato. «Incoraggiamo tutte le parti a dare prova di moderazione e di rispetto verso la sicurezza e la stabilità del Libano», ha aggiunto.

Clinton ha di nuovo invitato il presidente siriano Bashar al Assad ad applicare il piano di pace in sei punti negoziato dal mediatore delle Nazioni Unite e della Lega araba, Kofi Annan. «Il regime deve ora istituire una transizione pacifica e democratica», ha dichiarato, ricordando che gli Stati Uniti sono «impegnati per un Libano unito, stabile, sovrano e indipendente»

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