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Questo articolo è stato pubblicato il 28 maggio 2012 alle ore 19:50.
L'ultima modifica è del 28 maggio 2012 alle ore 13:05.

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Dopo quella sommaria, parte la fase dell'istruttoria formale per il 46enne aiutante di camera del Papa, Paolo Gabriele, arrestato in Vaticano per possesso illecito di carte riservate. Gabriele è rinchiuso in una camera di sicurezza. Secondo Il Corriere della Sera, un cardinale italiano sarebbe tra i sospettati: avrebbe fatto uscire dalle mura leonine carte riservate. L'ipotesi è seccamente smentita «nel modo più totale» dal portavoce vaticano, Federico Lombardi.

Nè donne nè cardinali sotto indagine
Lombardi ha respinto ogni ipotesi del coinvolgimento di un cardinale «italiano o non italiano», «sospettato in modo particolare» dagli inquirenti
che indagano sulle fughe di notizie dei documenti riservati. «Smentisco che ci sia qualche donna indagata», altra ipotesi riporatat da alcuni giornali, ha aggiunto il gesuita in un briefing nella sala stampa vaticana. Le indagini, ad ogni modo, «procedono».

Pressing su Bertone
All'origine del clamoroso caso, secondo l'intervista di Repubblica ad un esponente della Curia che ha voluto mantenere l'anonimato, il tentativo di limitare il potere del segretario di Stato Tarcisio Bertone e «far emergere il marcio dentro la Chiesa in questi ultimi anni». Il delatore afferma che le vere menti del cosiddetto "Vatileaks" «sono porporati. Poi ci sono monsignori, segretari e pesci piccoli». «Non capisco tutto questo casino. Su Bertone pende la spada di Damocle dell'età, basta avere un po' di pazienza...». Sono le considerazioni di Vittorio Messori, giornalista e scrittore cattolico. Messori attribuisce gli scandali vaticani di questi giorni a un problema di fondo, quello del reclutamento del personale di Curia. Le nuove leve, dice, spaesso non hanno una preparazione sufficiente. Lo scrittore cattolico non rimane scandalizzato dall'ipotesi che qualche cardinale possa aver preso parte alla fuga di notizie di documenti riservati. Ed esclude un passo indietro del Papa: «Solo chi non conosce Ratzinger pensa che potrebbe dimettersi per vicende come queste».

Ricevuto in udienza il Presidente del Costa Rica
Il Papa ha ricevuto stamane in udienza Laura Chinchilla Miranda, Presidente della Repubblica di Costa Rica. Nella celebrazione di Pentecoste di domenica in piazza San Pietro il Pontefice ha ricordato che «siamo tornati alla Babele».

Il giornalista Nuzzi: i corvi attivi dal 2006
Il giornalista Gianluigi Nuzzi, autore del libro «Sua Santità, le carte segrete di Benedetto XVI», ricorda che i corvi sono in attività dal 2006, ossia dalla morte di Papa Wojtyla. Questi corvì, avverte, non mirano al Papa «ma ai suoi collaboratori. Lo scontro in atto in Vaticano, conclude Nuzzi, non è dovuto solo a una guerra tra «gruppi avversi di porporati ma è una questione più di sistema: c'è una certa insofferenza verso la segretezza, verso il non sapere».

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