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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2012 alle ore 20:11.

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La terra continua a tremare in Emilia tra Modena e Ferrara e a farne le spese è il patrimonio dei beni culturali che si trova anche nelle regioni vicine. «Cerchiamo di capire quanti sono i danni, ma ad ogni scossa sono sempre di più». Per Carla Di Francesco, direttore regionale per i Beni culturali dell'Emilia Romagna, è «imprudente dire come e dove ricostruire», prima occorre «capire come si è esteso il sisma».

Danni a Palazzo Te
Il soprintendente, al termine di un vertice alla protezione civile di Modena con il Capo Franco Gabrielli e il presidente della Regione Vasco Errani, ha spiegato di aver visitato in mattinata Carpi e Mirandola. «Il Duomo di Mirandola è crollato - ha spiegato -, come la chiesa di San Felice. Gli edifici sono molto lesionati, in modo grande e pericoloso. Per fortuna non c'era nessuno. Anche la chiesa di San Francesco aveva la facciata ribaltata, così come quella di San Giacomo in Roncole: la facciata non c'è più o quasi».

Questo terremoto, ha aggiunto Di Francesco, ha provocato danni «non solo nel modenese: a Mantova a causa della scossa di terremoto delle 13, è crollato il cupolino del campanile della basilica palatina di Santa Barbara annessa a palazzo Ducale. Dopo la prima forte scossa di questa mattina, la cupola della basilica cinquecentesca era già andata fuori asse».

A Mantova si registrano danni anche al museo Diocesano e a Palazzo Te, che resterà chiuso da domani, insieme ad altri musei cittadini come Palazzo di San Sebastiano, Palazzo della Ragione e Tempio di San Sebastiano.

Lesioni nella Basilica del Santo di Padova
Anche nella Basilica del Santo, a Padova, dove le nuove scosse di terremoto hanno accentuato lesioni già presenti nelle prime due cupole verso la facciata.

La conferma arriva dall'ispezione effettuata dal team di esperti guidato da Franco Miracco, consulente del ministro Ornaghi e Ugo Soragni, direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Veneto. L'indagine ha consentito di accertare la caduta di calcinacci e la presenza di lesioni in più punti dell'edificio.

Lievi fessurazioni sono state riscontrate anche nelle volte e nelle cupole della Basilica di Santa Giustina - si tratta di lievi fessurazioni - mentre al Palazzo della Ragione le scosse hanno riaperto delle vecchie crepe che erano state già restaurate.

Chiusa la chiesa di don Calillo e Peppone
Danni anche nella Bassa reggiana, dove la chiesa principale di Brescello è stata chiusa per danni alle navate. Nell'immaginario collettivo di tutta Italia è la chiesa immortalata dai film di Peppone e don Camillo. «Si sono allargate le crepe che si erano aperte per il sisma che ha colpito la provincia a fine gennaio - ha confermato all'Ansa il sindaco Giuseppe Vezzani - in attesa di verifiche abbiamo chiuso una parte della chiesa. Ma rispetto a quello che sta succedendo nel resto della regione, mi creda, è una inezia».


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