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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2012 alle ore 15:24.

«Non sto facendo una proposta, e tantomeno una proposta del governo, ma é un desiderio che sento crescere dentro, io pure che sono stato tanti anni fa un appassionato di calcio: mi chiedo se una totale sospensione di questo gioco per due-tre anni non gioverebbe molto alla maturazione di noi cittadini italiani». L'idea choc arriva dal premier Mario Monti, in conferenza stampa a Villa Madama a Roma.
Parlando con i giornalisti al termine del vertice italo-polacco, Monti ha preso spunto dagli ultimi sviluppi dell'indagine sul calcio scommesse per dire la sua sulla degenerazione del mondo calcistico. «Trovo inammissibile, e me ne sono occupato anche quando ero commissario europeo - ha spiegato - che si usino soldi pubblici per ripianare società di calcio». «È particolarmente triste quando un mondo che deve essere espressione di valori alti, come lo sport, si dimostra un concentrato di aspetti tra i piu riprovevoli come la slealtà, l'illegalità e il falso».
Riferendosi poi alla sospensione imposta dagli ultrà liguri alla partita Genoa-Siena dell'aprile scorso a Genova Monti ha assicurato un approfondimento sull'episodio e ha denunciato «l'invisibile ricatto pieno di omertà» con «giocatori che si sono tolti la maglia di fronte a chissà quali minacce» da parte di «poteri occulti» dando vita ad uno spettacolo «spaventoso».
L'inchiesta sul calcioscommesse provoca al premier «profonda tristezza», ma costituisce anche la dimostrazione di come sia sbagliato attribuire alla politica tutti i mali della società italiana. Per Monti, lo scandalo «è anche un invito a guardare in noi stessi: è così facile per i cittadini italiani non impegnati in attività politica e sono la grande maggioranza di cui ho fatto parte per molti anni e di cui tornerò a far parte tra breve, localizzare tutti i mali dell'Italia nella politica. È un errore. Ci sono gravi, gravi difetti nella politica, ma in un Paese non esiste tra politica e società civile quella separatezza che a volte esponenti della società civile trovano comodo pensare che esista».
Durante la conferenza stampa congiunta con iMonti, a margine del vertice italo-polacco, il capo del governo di Varsavia, Donald Tusk, ha invitato «tutti i tifosi ed i turisti italiani a visitare la Polonia durante gli Europei». «Tutti i polacchi vi aspettano e sarete ben accolti», ha detto Tusk ricordando che gli azzurri giocheranno in Polonia due delle tre partite della prima fase.
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