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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2012 alle ore 10:16.

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La scossa tellurica nel bolognese vissuta sul Frecciarossa. Il treno partito da Roma alle 7,15 si ferma in galleria fra Firenze e Bologna poco dopo le nove. Dopo un po' il capotreno avverte che c'è stata una forte scossa di terremoto e il treno arriverà in ritardo a Bologna perchè stanno controllando l'infrastruttura. Immediati sul treno partono i collegamenti da tablet e pc per sapere che cosa succede.

Via telefono al mio vicino Giorgio i colleghi dicono che la scossa è stata molto forte e negli uffici di Bologna la gente è scesa in strada. Si intrecciano chiamate da amici, parenti e colleghi per sapere se sul treno ci sono stati problemi. Francamente, a parte la fermata, c'è solo un po' di agitazione a bordo perché siamo stati fermi in galleria.

Io vado a Bologna per lavoro e dei colleghi mi chiamano da un Frecciarossa che da Milano sta andando a Bologna. Stanno ripartendo ora dopo una lunga sosta legata al controllo delle infrastruttura.

Dopo un'altra mezz'ora il capotreno avverte che stiamo viaggiando alla velocità prudenziale di 100 km orari. Si entra e si esce dalle gallerie. E molti appena vedono il cielo tirano un sospiro di sollievo. Trillano i telefoni, ma la linea cade continuamente. Bologna è vicina.

Alle 10,03 nuova sosta in galleria. C'è una palpabile agitazione a bordo. Passeggeri di Bologna rassicurano; siamo vicini alla stazione, ma di nuovo fermi in galleria.

Una voce femminile registrata invita a navigare su Internet. Siamo fermi a San Ruffillo dice il capotreno, alle 10,10, vicini a Bologna e in attesa di avere l'ok per entrare in stazione.

La nuova sosta in galleria sembra infinita. «Ha tirato una bella botta - riferiscono al telefono dei bolognesi - siamo tutti corsi in strada». Il capotreno annuncia che fra poco entreremo alla stazione di Bologna e il treno ripartirà fra un quarto d'ora alla volta di Milano. Il treno resta fermo in galleria.

Le tecnologie fanno compagnia ed esorcizzano la paura. E soprattutto nonostante le gallerie, funzionano sia pc che cellulari. Il treno riparte e finalmente esce dalla galleria. Si avverte un calo della tensione che si era creata a bordo. Il convoglio fa una nuova sosta fuori alla stazione poi riparte. Scendo dal treno alle 10,41 con oltre un'ora di ritardo sulla tabella di marcia (69 minuti esattamente dice lo speaker). A bordo la scossa non si è sentita. Un po' di paura solo per le prolungate soste in galleria, ma chiara informazione a bordo.


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