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Questo articolo è stato pubblicato il 29 maggio 2012 alle ore 16:48.
È probabile che l'anno venturo, penultimo della presidenza di Antonio Mastrapasqua all'Inps (è stata prorogata a tutto il 2014) la governance dell'istituto sarà diversa rispetto all'attuale schema duale, che vede il presidente-commissario responsabile unico dell'indirizzo politico e amministrativo dell'Istituto, con la gestione affidata alla tecnostruttura (all'apice della quale c'è il direttore generale) e l'indirizzo-vigilanza affidato al Consiglio dove siedono i rappresentanti delle parti sociali. Ed è certo che se cambierà la governance dell'Inps muterà pure quella dell'Inail, l'istituto nel quale è stato configurato il Polo nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro.
Alla presentazione della quarta Relazione annuale dell'Inps nella sala della lupa a Montecitorio la questione ha tenuto banco fino alle ultime battute, quelle tra Elsa Fornero e il presidente Gianfranco Fini, che s'è impuntato a ricordare al ministro come a decidere sarà comunque il Parlamento, mentre Governo e Inps dovranno solo prenderne atto. Quale che sarà la soluzione finale, s'è limitato a osservare Antonio Mastrapasqua nel suo intervento, è bene che essa passi da un serio confronto con i rappresentanti di imprese e lavoratori e che, superato lo schema commissariale, si assicuri continuità di risultati rispetto all'esperienza degli ultimi anni (il Consiglio di amministrazione era stato cancellato nel 2010).
Il "nuovo Inps", dopo l'accorpamento di Inpdap ed Enpals (prima erano stati incorporati Inam, Scau, Inpdai e Ipost) dovrà continuare a garantire prestazioni con il massimo dell'efficienza contando su risorse sempre più scarse. Solo quest'anno i tagli sulla spesa corrente dell'istituto saranno pari a 180 milioni e i dipendenti, prima dell'arrivo di quelli di Inpdap ed Enpals, sono scesi a 27mila, con oltre l'80% dedicato ai servizi essenziali. Non bastasse, ha ricordato il ministro Fornero, gli enti previdenziali dovranno saper garantire nuovi e strutturali risparmi con la spending review.
Quando il Parlamento avrà deciso la soluzione giusta – raccolti i pareri degli esperti chiamati da Elsa Fornero – se si tornerà ad insediare un Consiglio di amministrazione da affiancare a direttore e presidente, di sicuro il suo compito (all'Inps come all'Inail) sarà molto ma molto più arduo di quelli affrontati anche nel passato recente dai vecchi Cda.
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