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Questo articolo è stato pubblicato il 01 giugno 2012 alle ore 18:57.

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Oltre un minuto di applausi con tutti in piedi hanno salutato l'arrivo di Benedetto XVI alla Scala. Il Papa è stato accompagnato in sala dal sovrintendente Stephane Lissner, dal sindaco Giuliano Pisapia e dall'arcivescovo Angelo Scola. Poco prima erano entrati, tra gli altri, i cardinali Tarcisio Bertone, Dionigi Tettamanzi ed Ennio Antonelli, presidente del Pontificio consiglio per la famiglia.

Benedetto XVI è arrivato al Teatro Scaligero per assistere a un concerto in suo onore, nella prima giornata della sua visita milanese in occasione del settimo Incontro mondiale delle Famiglie. Sotto la direzione del maestro Daniel Barenboim, l'Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala eseguiranno la Nona sinfonia di Ludwig van Beethoven.

Il Pontefice assiste al concerto seduto in platea. Presenti in teatro anche le delegazioni ufficiali dell'Incontro mondiale delle Famiglie.

La cerimonia in Duomo
Questo pomeriggio, le note di «O mia bela Madunina» - eseguite dall'orchestra civica - hanno concluso la cerimonia per il saluto del Santo Padre ai pellegrini provenienti da tutto il mondo e riuniti in Piazza del Duomo per accoglierlo a Milano.

Il Pontefice si è poi allontanato dalla Cattedrale diretto al vicino Arcivescovado, dove si è fermato per cena.

«Nella chiara distinzione dei ruoli e delle finalità, la Milano positivamente "laica" e la Milano della fede sono chiamate a concorrere al bene comune», ha affermato nel suo discorso il Santo padre. «La singolare identità di Milano - ha spiegato - non la deve isolare né separare, chiudendola in se stessa. Al contrario, conservando la linfa delle sue radici e i tratti caratteristici della sua storia, essa è chiamata a guardare al futuro con speranza, coltivando un legame intimo e propulsivo con la vita di tutta l'Italia e dell'Europa».


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