Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2012 alle ore 12:41.

My24

L'agenzia del debito spagnola ha confermato l'asta del 7 giugno con offerta di tre Bonos 2014, 2016 e 2022. I traders avevano previsto un annuncio più prudente, con il rinvio del decennale, per evitare di dover fissare sul primario il rendimento dei Bonos a dieci anni nell'orbita del 7%, dopo il rialzo oltre il 6,60% registrato sul secondario venerdì.

Sull'ammontare totale da collocare, annunciato domani, l'agenzia del debito di Madrid potrebbe decidere di tenersi bassa, tra i 2 e i 3 miliardi. Ma quest'asta è giudicata comunque aggressiva e per questo resta uno degli appuntamenti più ansiogeni della prossima settimana: quasi una provocazione indirizzata alla Bce, che il 6 giugno riunirà il consiglio direttivo.

Il mercato monetario ha iniziato a scontare due tagli dei tassi da 0,25% l'uno per quest'anno, il primo dei quali potrebbe concretizzarsi - anche se sono in pochi a prevederlo - il prossimo mercoledì. Ma questo intervento, che sarebbe utile per azzerare la remunerazione della deposit facility presso l'Eurosistema ora allo 0,25% (equivalente al rendimento dei titoli tedeschi con vita residua di quattro anni), non basterebbe a togliere le castagne dal fuoco alla Spagna. L'unico strumento d'intervento immediato ed efficace nell'Eurozona per alzare i prezzi e abbassare i rendimenti dei Bonos è per ora il securities markets programme (Smp) dell'Eurosistema tramite acquisto di titoli sul secondario: ma il presidente Draghi ha chiarito nei più recenti interventi che la Bce non può risolvere i problemi strutturali dell'euro ma può solo comprare tempo, un tempo che deve essere ben speso dai politici.

La Spagna dovrà probabilmente vedersela da sola con i mercati nell'asta di giovedì, in contemporanea al Btp Italia mirato ai risparmiatori italiani, e che seguirà l'offerta da 5 miliardi dei Bobl a cinque anni tedeschi, scambiati venerdì allo 0,32 per cento. Madrid sicuramente intende mantenere un punto fondamentale, mettendo in vetrina il Bonos decennale: confermare accesso al mercato per rifinanziare il debito anche su durate extra-lunghe. L'esito però non è affatto scontato. In base agli ultimi dati pubblicati dalla Bce, lo scorso aprile le banche spagnole - dopo aver acquistato 86,6 miliardi di titoli di Stato tra il dicembre 2011 e il marzo 2012, - hanno alleggerito il portafoglio di 3,3 miliardi: è possibile che la recente impennata dei tassi (la curva dei rendimenti spagnola venerdì partiva dal 5% sul due anni fino al 6,75% a quindici anni) abbia inferto qualche perdita di troppo sui libri di alcuni istituti. Stando a fonti bene informate, nelle ultime settimane le aste spagnole sarebbero state sottoscritte integralmente da banche e investitori spagnoli: su cosa accadrà giovedì gravano grandi punti interrogativi.

La Spagna è arrivata intanto poco oltre metà strada del suo programma di raccolta a medio-lungo termine per il 2012, avendo collocato finora una quarantina di miliardi sugli 80 attesi. Stando a Unicredit, restano 38 miliardi da vendere entro la fine dell'anno a fronte di rimborsi per 33: un traguardo che sarebbe potuto essere alla portata, grazie alla liquidità extra Ltro fornita alle banche dalla Bce. Ma la necessità di ricapitalizzare la parte più fragile del sistema bancario spagnolo rende il rifinanziamento del debito pubblico più problematico. Secondo il settimanale tedesco "Spiegel", Angela Merkel con il suo ministro delle finanze Schauble avrebbero invitato la Spagna ad accettare l'aiuto "precauzionale" dell'Efsf per ricapitalizzare le banche e porre fine alle recenti turbolenze nell'area dell'euro. La nuova procedura di aiuti presso Efsf, non ancora collaudata e alternativa al programma Eu-Fmi in quanto meno vincolante negli impegni assunti dagli Stati assistiti, prevede un percorso "soft" per la richiesta di sostegno: i politici dell'Eurozona sperano che la Spagna possa chiedere una linea di credito "precautionary" all'Efsf per ricapitalizzare le banche senza che questo comprometta il suo accesso al mercato per le aste dei Bonos. Scommessa rischiosa.

isabella.bufacchi@ilsole24ore.com

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi