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Questo articolo è stato pubblicato il 03 giugno 2012 alle ore 14:36.

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Il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado PasseraIl ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera

«Ci sono tanti cittadini che giustamente pensano che la Tobin Tax sia una buona riserva di recupero fiscale, che potrebbe avere risorse importanti. Ora posso dirlo anch'io chiaramente». Così il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha risposto a una domanda del pubblico al Festival dell'Economia di Trento. «Noi ci lavoriamo - ha aggiunto Passera - il governo va in questa direzione. Lo dicevo già nella mia "vita precedente", ma allora non ero rappresentativo dell'opinione più diffusa del settore cui facevo parte. Credevo e credo che la tassazione delle transazioni finanziarie sia una cosa di cui si possa parlare senza creare problemi al sistema europeo».

La crisi è seria, ma l'Italia non è quella del dopoguerra
«La crisi di oggi è seria, ma l'Italia non è quella del dopoguerra. Quella era molto più seria», ha detto Passera. «Nel dopoguerra - ha spiegato - c'erano distruzione, analfabetismo e assenza di infrastrutture. Oggi comunque abbiamo un sistema di welfare tra i più forti al mondo e pochi Paesi al mondo hanno istruzione, sanità e assistenza come la nostra». L'Italia, ha proseguito Passera, «ha già ora la sua forza sul mercato globale. Il governo tecnico è servito per la gravissima difficoltà finanziaria, ma vi ricordo che anche adesso abbiamo un export a due cifre. Se abbiamo una fitta agenda per la crescita è per i giovani, anche se so le loro difficoltà. Pensiamo però, ad esempio, che se hanno tanto successo nel lavoro all'estero vuol dire che abbiamo un sistema scolastico che li rende attraenti. È molto importante - ha concluso - non disegnare un'Italia che non è. Siamo pur sempre la terza o quarta economia europea».

Ogni giorno penso con ansia a cosa aggiungere nell'agenda della crescita
«La situazione è tale che ogni giorno con ansia mi chiedo cos'altro aggiungere all'agenda per la crescita. Mi riferisco al grande problema dell'occupazione che riguarda l'Italia, come l'Europa intera», ha detto Corrado Passera, nel suo intervento dal Festival dell'economia di Trento

In Italia 28 milioni di persone vivono la crisi
In Italia la crisi è vissuta da 28 milioni di persone: è la stima del ministro dello Sviluppo Economico. «Noi - ha spiegato - siamo in una realtà in Europa dove 50 milioni di persone o sono disoccupate o sono sotto-occupate e in Italia ci sono tra inoccupati che non cercano lavoro, disoccupati, cassintegrati e sotto-occupati 7 milioni di persone, a cui si possono collegare quattro famigliari a testa, che vivono la crisi; e significa 28 milioni di persone». Il ministro ha sottolineato che deve esserci «uno sviluppo sostenibile, cioè non drogato dal debito».

Per le energie rinnovabili 160 miliardi
A disposizione delle rinnovabili, ci saranno 160 miliardi, ha annunciato il ministro Passera. «L'Italia ha preso l'impegno con l'Europa per le rinnovabili e l'impegno è superare la quota del 20%, data la nostra dipendenza dal gas abbiamo pensato di liberalizzare il mercato, e favorire lo sviluppo delle green economy nelle nostre aziende», ha spiegato. «Oggi - ha detto - mettiamo a disposizione circa 160 miliardi spostandoci però su filiere italiane e legate all'agricoltura; ecco perchè nei prossimi provvedimenti troverete segni di accelerazione sia per le imprese che per i privati per le agevolazioni riguardanti il risparmio energetico.

Tav Torino-Lione necessaria, deve continuare
«Abbiamo valutato l'alta velocità ferroviaria a Torino-Lione utilissima e necessaria. Per questo l'abbiamo provata e abbiamo detto che è da continuare». Così il ministro per le Infrastrutture, Corrado Passera, ha risposto a una domanda del pubblico. «Il tunnel di collegamento con la Francia - ha affermato - non è costosissimo, perchè lo pagano quasi tutto l'Europa e la Francia. Dire poi che il volume di trasporto non è cresciuto quanto era stato previsto è sbagliato. Non si dice che non cresce perchè in galleria non possono passare, a metà montagna, i container». È fondamentale poi ricordare, ha sottolineato il ministro, «che non nè un pezzettino che appartiene solo all'Italia. È fondamentale, in linea sia verticale che orizzontale, per gli altri Paesi europei, Francia, Spagna ed Est Europa in particolare. Tutte le verifiche del caso sono state fatte il percorso è stato modificato sulla linea storica, non mi risulta prenderà molti ettari di terreno buono per altro, infine sottolineo la grandissima buona fede che abbiamo messo in queste verifiche, per una cosa che serve al nostro Paese».

Importante il ruolo di Monti nell'Eurozona
«L'Italia sta facendo molto, grazie alla credibilità che ha il presidente del Consiglio, Mario Monti, a livello europeo, affinchè si faccia qualcosa per favorire crescita e stabilità», ha sottolineato il ministro. «Ciò contribuisce a fare si che si prendano decisioni - ha spiegato il ministro - in modo che l'euro stia su dal punto di vista normativo, sia rispetto alla disciplina dei conti di tutti i Paesi, sia della liquidità. L'obiettivo è quindi che l'Europa nel suo insieme garantisca se stessa complessivamente».«Bisogna convincere tutti che è nell'interesse di tutti che l'euro ce la faccia e che tutti i partecipanti ci possano rimanere dentro», ha detto poi il ministro.

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