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Questo articolo è stato pubblicato il 05 giugno 2012 alle ore 06:38.
ROMA
Sarà a Pian dell'Olmo la nuova discarica provvisoria di Roma, destinata allo stoccaggio dei rifiuti capitolini dopo la chiusura di Malagrotta. L'annuncio della scelta del sito a Nord della città, sulla via Flaminia, è arrivato ieri pomeriggio dal prefetto Goffredo Sottile, commissario del Governo delegato al superamento dell'emergenza ambientale nella Capitale, dopo un vertice convocato al ministero dell'Ambiente a cui erano presenti oltre al ministro Corrado Clini, il sindaco Gianni Alemanno, il presidente della Regione Lazio Renata Polverini e quello della Provincia di Roma Nicola Zingaretti. Scelta che arriva a tempo di record, a poco più di una settimana dall'insediamento di Sottile e dalla bocciatura da parte del Governo del sito di Corcolle (individuato dal suo predecessore Giuseppe Pecoraro) perché troppo vicino agli scavi archeologici di Villa Adriana.
Pian dell'Olmo, 50 ettari nel territorio del comune di Roma, ma vicinissimo all'abitato di Riano – tra i sette siti individuati lo scorso anno dalla Regione come idonei – ospiterà una discarica «transitoria – ha spiegato il Commissario – anche perché ha una capacità limitata». Ma non solo. Non vi verranno più riversati i rifiuti non trattati, con l'impegno, assicura Sottile «di potenziare gli impianti Tmb», ossia gli impianti di trattamento meccanico biologico.
Il sito che dovrà traghettare Roma verso la scelta di una nuova discarica definitiva comincerà a «operare da subito», afferma Sottile, che non si sbilancia però sui tempi di chiusura. Ora comunque per procedere saranno necessari tutti gli accertamenti tecnici del caso.
Un'accelerazione, quella di ieri, per evitare il caos rifiuti nella capitale, stretta da una parte dalla scadenza della maxidiscarica di Malagrotta (fissata al 30 giugno, anche se la proroga ormai sarà inevitabile), 170 ettari a 10 km a ovest dal centro della città, gestita dalla Colari dell'avvocato Manlio Cerroni e che da quasi trent'anni raccoglie la spazzatura della capitale, circa 3mila tonnellate al giorno. Dall'altra pende invece l'ultimatum della Commissione Ue che giovedì scorso ha dato alle autorità italiane due mesi di tempo per mettere in regola le discariche laziali, dove la maggior parte dei rifiuti arriva non trattata. Solo a Malagrotta, lo scorso anno, è stato smaltito circa un milione di tonnellate di rifiuti, due terzi del totale, senza trattamento.
Nonostante sulla decisione del nuovo sito – afferma Sottile – ci sia stato «l'accordo di tutti», nelle settimane scorse le posizioni su Pian dell'Olmo sembravano divergenti. D'accordo il presidente della provincia Zingaretti e il sindaco Alemanno favorevole al sito perché lontano da Malagrotta e nel comune di Roma (anche se ieri avrebbe insistito che la scelta migliore sarebbe stata in provincia), perplessa la governatrice Polverini, il cui obiettivo dichiarato era quello di rompere il monopolio della Colari di Cerroni, proprietario anche di questo sito. Nessuno dei tre, ad ogni modo, ha rilasciato dichiarazioni sulla vicenda.
Inevitabili invece le proteste degli amministratori, dei cittadini e dei comitati territoriali dei comuni vicini alla discarica, che hanno interrotto la conferenza stampa al dicastero e occupato la strada che porta al sito. Mentre il sindaco di Riano, Marinella Ricceri, ha annunciato per giovedì una moblitazione davanti a Montecitorio. «È una scelta non dico obbligata – ha risposto il prefetto Sottile – ma è quella che reputo giusta».
E se la scelta incassa l'approvazione del Pd, il Pdl invita l'Esecutivo a fare un passo indietro. «Bene Pian dell'Olmo – dichiara Umberto Marroni capogruppo del partito democratico in Campidoglio – ora bisogna recuperare il tempo perso puntando sulla raccolta differenziata e sull'impiantistica». «Riteniamo di dovere agire contro una scelta sbagliata a danno dei cittadini – replicano in una nota congiunta il presidente dei deputati del Popolo della libertà Fabrizio Cicchitto e il coordinatore romano, Gianni Sammarco – e invitiamo il governo a fare retromarcia rispetto ad una decisione che si potrebbe rivelare un boomerang».
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LO SCENARIO
I siti in lizza
Nella scelta della discarica provvisoria post-Malagrotta il prefetto Goffredo Sottile ha esaminato i siti contenuti nell'analisi preliminare della regione Lazio, più quello di Monte Carnevale, segnalato dall'Autorità di Bacino del Tevere
La proroga
Inevitabile la proroga di Malagrotta (autorizzata fino a fine mese), in attesa della discarica a Pian dell'Olmo, la cui realizzazione è complicata dalle proteste della popolazione e da numerosi ricorsi al Tar