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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2012 alle ore 17:06.

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È un benzinaio di Copertino (Lecce), Giovanni Vantaggiato, di età compresa tra 50 e 60 anni, l'uomo fermato dalla polizia di Lecce, per l'attentato alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi in cui ha perso la vita Melissa Bassi, 16enne di Mesagne (Brindisi), e cinque studentesse sono rimaste ferite.

L'uomo è stato interrogato in Questura dal procuratore capo di Lecce e della Dda, Cataldo Motta, dal sostituto di Brindisi Mirko De Nuzzo e dai vertici delle questure di Lecce e Brindisi. In volo da Roma il vice capo dei Ros, Mario Parente.

Il fermo di polizia giudiziaria è scattato intorno alle 18 e, dopo l'interrogatorio, l'uomo è stato trasferito nel carcere di Borgo San Nicola. Ora il Gip ha 48 ore di tempo per convalidare il fermo.

Il benzinaio avrebbe agito per vendetta personale, e in particolare si tratterebbe di una ritorsione contro i magistrati di Brindisi. L'uomo sarebbe infatti stato truffato e non avrebbe trovato soddisfazione presso il tribunale, per il danno subito. Il tribunale, però, non poteva colpirlo perché lo avrebbero subito scoperto e così, per qualche motivo, ha ripiegato sulla scuola. Forse solo perché intitolata alla coppia di magistrati.

A conferma di questa ipotesi, il fatto che in altre due occasioni il benzianio aveva tentato di danneggiare il truffatore.

Secondo altre voci, i motivi che avrebbero spinto l'uomo ad agire potrebbero essere legati al preside Angelo Rampino, quando insegnava a Trepuzzi, un altro paese del Leccese. «Non ho titolari di pompe di benzina come nemici» ha detto lui.

L'attentato è stato messo a segno con tre bombole di gas sistemate con un timer all'interno di un cassonetto della spazzatura, che lo stesso attentatore avrebbe avvicinato all'ingresso della scuola, dove sono poi esplose al passaggio delle studentesse, poco prima delle ore otto di mattina.

Gli investigatori sono risaliti al benzinaio grazie alle riprese della sua auto, da parte delle telecamere della scuola, la mattina di sabato 19 maggio, prima del terribile attentato delle ore 8 circa. Un'auto sarebbe stata vista passare più volte davanti alla Morvillo-Falcone.
(ha collaborato da Bari Vincenzo Rutigliano)

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