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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2012 alle ore 06:36.

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Queste parole sono fondamentali per riflettere sul nuovo contesto istituzionale dell'Uem, lasciando alla Commissione il diritto di iniziativa.
Nelle due ipotesi prospettate, io sono favorevole a un maggiore federalismo. Per la grande Europa, una Federazione di Stati-nazione, e per chi appartiene all'Uem, un'integrazione più avanzata, che comprenda a uno stesso tempo quella economica, quella monetaria e una parte di quella sociale.
Come realizzare questo equilibrio tra regole e politica? Anche l'Uem, infatti, ha bisogno di regole. Senza maggiore federalismo, però, come riuscire a dar vita a una maggiore cooperazione, una maggiore solidarietà, una maggiore coerenza, una maggiore semplicità, una maggiore trasparenza?
In conclusione, per garantire il futuro dell'Uem è indispensabile un po' di coraggio istituzionale, economico e politico. Il cambiamento monetario è più radicale di qualsiasi altro. I nostri dirigenti ne sono consapevoli. Ma avranno la forza politica di farlo?
(Traduzione di Anna Bissanti)
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Lo spread BTp-Bund si stringe a quota 441Il brano è un estratto del discorso pronunciato da Jacques Delos il 16 aprile 2012 in occasione di una conferenza sulla governance economica che si è svolta sotto il patrocinio del Journal of Common Market Studies, edito dal professor Amy Verdun dell'Università di Victoria (Canada) e della professoressa Michelle Cini dell'Università di Bristol (Gran Bretagna)Le cinque mosse per salvare l'Europa pIl Sole 24 Ore del 1° novembre 2011 ha stilato un Manifesto per l'Europa con cinque misure da varare a livello comunitario per disinnescare la crisi del debito sovrano e ridare sicurezza a risparmiatori, investitori e aziende europee.
L'asimmetria tra l'integrazione sovranazionale della moneta e la perdurante frammentazione delle politiche fiscali ed economiche nazionali � l'"euro zoppia" per citare Carlo Azeglio Ciampi � non è più sostenibile.
Oggi il Manifesto appare più che mai d'attualità alla luce del piano per rilanciare politiche di bilancio e fiscali comuni e l'unione bancaria che sarà all'esame dei capi di Stato e di Governo Ue al prossimo vertice del 28-29 giugno.
Muoversi verso un governo economico Ue, che sia "guardiano della disciplina fiscale" e assicuri l'attuazione di obiettivi di bilancio e riforme. La Bce deve poter intervenire sui mercati come la Fed. L'obiettivo non è solo la stabilità dei prezzi ma anche la tenuta economico-finanziario. Varare euro project bond, emissioni comuni di obbligazioni per rilanciare la crescita europea finanziando infrastrutture, ricerca e tlc. Emissioni comuni di obbligazioni per dare stabilità all'Eurozona e sostenere i Paesi in crisi, che si finanzieranno a costi accettabili. Abbattere i vincoli delle autorità nazionali, che hanno ricadute negative per banche, consumatori e imprese, che non godono di concorrenza vera.IL PRIMO CONTRIBUTO pSul Sole 24 Ore di ieri l'ex cancelliere Helmut Schmidt invita la Germania a essere solidale con l'Europa come l'Europa lo fu con Berlino. E chiede al Governo di Angela Merkel di sostenere severe regole nella finanza, una politica fiscale unitaria e misure per la crescita.

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