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Questo articolo è stato pubblicato il 07 giugno 2012 alle ore 16:45.

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(Afp)(Afp)

Colpi d'arma da fuoco contro il gruppo di osservatori delle Nazioni Unite che cercavano di raggiungere il luogo del massacro di ieri Al-Koubeir nella provincia di Hama (centro), dove secondo l'opposizione sarebbero state uccise decine di persone. Non ci sono feriti. Lo ha riferito il portavoce dell'Onu Farhan Haq precisando che un veicolo è rimasto danneggiato. «Gli osservatori proveranno domani a entrare ad Al-Koubeir», ha aggiunto.

Lo riferisce il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. «Gli osservatori delle Nazioni Unite stanno ancora cercando di entrare nel villaggio di Mazraat al Qubeir, ad Hama, teatro della strage di ieri»: affermava nel primo pomeriggio di oggi via Twitter Ahmad Fawzi, portavoce dell'inviato speciale in Siria Kofi Annan, precisando che sinora era stato negato l'accesso ai membri della missione di monitoraggio Unsmis.

Cosa è accaduto ad Hama
Un'esplosione distrusse un edificio causando la morte di 69 persone, tra cui molti bambini. Stando a quanto riferito dai Comitati locali di coordinamento, citati da Al Jazeera, l'edificio è stato colpito ieri da un razzo lanciato dalle forze di sicurezza e tra le vittime ci sarebbero 13 bambini e 16 donne.

A Homs
Almeno 15 persone, tra cui 11 civili di cui una bambina, sono rimaste uccise oggi in Siria in un bombardamento delle truppe di Damasco nel distretto di Talbisseh, ad Homs. Lo riferisce l'Ossservatorio siriano per i diritti umani con sede a Londra. L'odierna ondata di violenze giunge all'indomani di una nuova strage perpetrata nel villaggio di Al-Kubeir, nel cuore di Hama, che ha provocato la morte di 55 persone, secondo quanto riferito da attivisti presenti sul posto. Un centinaio, invece, le vittime segnalate dalle opposizioni al regime di Bashar al Assad.

A Manhattan
Intanto a New York inizieranno a breve i lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu per discutere gli ultimi sviluppi della situazione. Al Palazzo di Vetro interverranno il segretario generale Ban Ki-moon, il collega della Lega Araba Nabil el Araby, l'inviato speciale Kofi Annan e l'alto commissario per i diritti umani Navy Pillay. Nel pomeriggio invece Annan parteciperà ad una riunione a porte chiuse del Consiglio di sicurezza.

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