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Questo articolo è stato pubblicato il 09 giugno 2012 alle ore 15:28.

Da sinistra: Gabriele Folli (ass. ambiente e mobilità); Federico Pizzarotti (sindaco); Cristiano Casa (ass. attività produttive, commercio, turismo); Gino Capelli (ass. bilancio e partecipate)
Da sinistra: Gabriele Folli (ass. ambiente e mobilità); Federico Pizzarotti (sindaco); Cristiano Casa (ass. attività produttive, commercio, turismo); Gino Capelli (ass. bilancio e partecipate)
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A metà tra il tecnico e il politico. Questo il profilo dei primi tre assessori scelti dal Movimento 5 Stelle per guidare Parma nei prossimi anni e presentati stamane dal sindaco Federico Pizzarotti. Si tratta di Gino Capelli, commercialista, assessore al bilancio e partecipate (già annunciato lunedì scorso); Cristiano Casa, imprenditore, assessore alle attività produttive, commercio e turismo; Gabriele Folli, esponente del comitato contro l'inceneritore, assessore all'ambiente e mobilità.

Niente nomi di fama nazionale (contatti ci sono stati ma molti sono i no ricevuti, dall'urbanista Paolo Berdini, all'economista Carlo Scarpa, allo sportivo Giampaolo Montali) e, tutto sommato, poco noti anche in ambito locale. Ma, specifica Pizzarotti, si tratta di persone «tangenziali al Movimento 5 Stelle, provenienti da un mondo che ha le stesse nostre idee e che va valorizzato».

Pizzarotti ha puntualizzato che chi si lamenta dei tempi lunghi nella scelta degli assessori (ne mancano ancora 4, che saranno esterni al M5S, più il vicesindaco che invece sarà uno degli eletti in consiglio comunale) sappia che «le scelte non sono fatte a cuor leggero» non avendo «una squadra già pronta a partire», «il problema, o il vantaggio, è questo: ci sono tante persone da valutare e questo richiede tempo».

La priorità dell'azione amministrativa sarà lavorare sul debito, non tanto quello comunale ma delle partecipate «che va messo in equilibrio» dice Pizzarotti che per affrontare le questioni economiche dice «dovrà aumentare la creatività, sfruttando tutti i modi possibili: il che non vorrà dire ridurre i servizi ma affrontarli in modo diverso» innanzitutto «valorizzando al massimo i dipendenti del Comune». La linea da seguire è quella tracciata dal commissario straordinario Ciclosi, anche se, precisa l'assessore Capelli, il reale debito del Comune (con le partecipate) non è di 846 milioni come enunciato dalla relazione finale commissariale poiché «vanno visti anche i dati patrimoniali attivi», «sicuramente la situazione delle partecipate è difficile ma la città potrà superare questo momento con sacrifici e a fatica, ma ce la può fare». Imu e l'aliquota Irpef sono già state alzate al massimo dal commissario, ma sindaco e assessore non si sbilanciano, prima vogliono «analizzare per bene i conti». «Chi ha sbagliato negli anni scorsi - precisa Capelli - sarà chiamato a rispondere, senza caccia alle streghe, ma su valutazioni oggettive».

L'assessore Casa punta a intercettare fondi «europei e statali» e «analizzare le best practices di comuni virtuosi per "rubare" idee o iniziative» annunciando che «a fine luglio sarà pronto il piano di azione». Per l'ambiente l'assessore Folli dà priorità a «estendere la raccolta differenziata porta a porta in tutta la città. Vedremo in che tempi e che modi. Ora siamo al 45%». Per la chiusura dell'inceneritore di Iren in costruzione (in teoria dovrebbe essere ultimato a fine anno), cavallo di battaglia nella campagna elettorale, glissa: «dobbiamo ancora vedere tutte le carte».

Gino Capelli, assessore al bilancio e società partecipate del Comune di Parma.
Capelli, 47 anni è commercialista dall'ottobre del 1993, esperto in diritto fallimentare (laureato in Economia aziendale all'Università di Parma). Dal 2003 ha svolto incarichi in collegi sindacali di varie società, svolti anche in contesti di crisi aziendali. Ha ricoperto numerosi incarichi giudiziari nell'ambito di consulenze tecniche in materia contabile, civile, penale e della tutela delle persone. A cui si aggiungono incarichi di amministrazione di società con nomina giudiziaria, nell'ambito del dissesto "Parmalat". Nel 2008 è stato nominato curatore fallimentare delle società Jam Session che gestivano il marchio Guru, di Matteo Cambi.

Cristiano Casa, assessore alle Attività Produttive, commercio e turismo del Comune di Parma. Casa, 42 anni, imprenditore nella ditta di famiglia (responsabile commerciale per la Tecnoform srl di Colorno, specializzata in produzione packaging e lavorazione di materie plastiche) è laureato in Economia e Commercio, già vicepresidente del Gruppo giovani imprenditori nazionale Confapi dal 2008 al 2009. Presidente uscente di Centopercento PMI, l'associazione di piccole e medie imprese fuoriuscita da Api dopo la fusione di quest'ultima con l'Unione Parmense Industriali nel 2009. Ha collaborato col Movimento 5 Stelle per le elezioni regionali nel 2010.

Gabriele Folli, assessore all'Ambiente e Mobilità del Comune di Parma.
Folli, 44 anni, esponente dell'associazione Gestione Corretta Rifiuti di Parma, il comitato sorto contro il termovalorizzatore in costruzione a lato dell'autostrada, da parte di Iren. In questa veste ha partecipato all'elaborazione di un piano di gestione e smaltimento rifiuti alternativo. Diplomato in ragioneria da vent'anni ricopre il ruolo di Responsabile Marketing e Comunicazione della ditta Ocme Srl, specializzata nella produzione di impianti e macchine per l'imbottigliamento, il confezionamento e la palettizzazione (produzione di sistemi meccanici per la gestione e lo stoccaggio dei prodotti alimentari).

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