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Questo articolo è stato pubblicato il 10 giugno 2012 alle ore 16:09.

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Sono i giovani a pagare il prezzo più caro della crisi. In quattro anni il tasso di disoccupazione nella fascia tra 15 e 24 anni è aumentato del 7,8%, salendo dal 21,3 al 29,1% dal 2008 al 2011. Lo confermano le tabelle dell'Istat, contenute nel rapporto 2012, elaborate dall'Adnkronos. Il dato è ulteriormente peggiorato nel 2012, salendo -nel primo trimestre 2012 - al 35,9%.

Due giovani su 10 sono «Neet»
C'è un dato particolarmente preoccupante. In quattro anni, infatti, è cresciuta anche la schiera dei cosiddetti "Neet" (not in education, employment or training), cioè i ragazzi che non studiano e non cercano lavoro. I "Neet" sono arrivati al 22,7%, con un incremento di 3,4 punti percentuali rispetto al 2008.

Mentre il tasso di disoccupazione di lunga durata (oltre 12 mesi) è salito al 4,3%, con un incremento di 1,3 punti.

E aumenta pure il tasso di inattività nella fascia 15-64 anni: il dato è passato dal 37% al 37,8%, con un incremento di 0,8 punti, e ha interessato quasi esclusivamente gli uomini.

Così, la percentuale complessiva dei maschi inattivi al 26,9% dal 25,6%, mentre la quota resta stabile per le donne, che passano dal 48,4% nel 2008 al 48,5% nel 2011.

Cresce il part time involontario
Secondo le tabelle dell'Istituto di statistica il part time involontario ha registrato addirittura un incremento di quasi 20 punti. Il dato medio ha registrato, dal 2008 al 2011, un incremento di 1,2 punti, passando al 14,3% degli occupati totali al 15,5%; di questi gli involontari erano il 34,1% all'inizio della crisi e sono diventati il 53,3% lo scorso anno (+19,2).

Negativi anche i dati che riguardano la trasformazione da lavoro atipico a lavoro standard, che scendono dal 29,2% al 23,4% (-5,8).

In quattro anni l'occupazione è scesa dell'1,8%
Secondo l'Istat dall'inizio della crisi al 2011 l'occupazione nella fascia 15-64 anni è scesa di 1,8 punti percentuali, passando dal 58,7% al 56,9%. Ha colpito soprattutto gli uomini, che sono passati dal 70,3% di occupati al 67,5% (-2,8); mentre per le donne il calo è stato più contenuto: dal 47,2% al 46,5% (-0,7).

Aumentano le donne single occupate
All'interno di questa fascia si è registrato invece un incremento delle donne occupate single (+0,7) che passano dall'81% all'81,7%. Le donne che non hanno figli sono passate da un tasso di occupazione del 69,5% al 67,9% (-1,6), mentre le donne occupate con figli sono passate passati dal 54,9% al 53%. Infine forte il calo di occupazione tra gli stranieri, che passano dal 67,1% del 2008 al 62,3% dello scorso anno (-4,8).

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