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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2012 alle ore 15:14.

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(Afp)(Afp)

PARIGI - Gran pasticcio in casa socialista…e in casa Hollande. Tutto comincia nei mesi scorsi, quando l'ex compagna del neo presidente ed ex candidata alle presidenziali, Ségolène Royal, decide di candidarsi alle legislative nella circoscrizione della Charente Marittime, a La Rochelle. Niente di strano, visto che la Royal è da tempo presidente della regione Poitou-Charante, cui appartiene quel collegio. Certo, a La Rochelle il Ps avrebbe un candidato naturale, Olivier Falorni, un insegnante che da 14 anni segue il territorio con impegno e passione.

Pazienza, pensano alla direzione del partito, vuol dire che Falorni se ne farà una ragione e aspetterà un altro giro. Tanto più che la Royal sarà la presidente della nuova Camera a maggioranza rosa. Il problema è che Falorni, peraltro fedelissimo di Hollande, non si è fatto da parte. Al primo turno di domenica scorsa è arrivato secondo, con il 28,9%, a un'incollatura da Ségò (32%). Domenica prossima ci sarà quindi un ballottaggio in famiglia, ma di quelle famiglie di parenti serpenti. E la Royal ha altissime probabilità di essere battuta, visto che la destra ha dato indicazione di votare per Falorni pur di veder cadere la sfortunata avversaria di Nicolas Sarkozy nel 2007.

Per giocarsi le ultime carte, Ségolène ha quindi chiesto all'ospite dell'Eliseo, e ottenuto, di potersi fregiare, in questi ultimi giorni di campagna elettorale, del titolo di "candidata del presidente". E fin qui tutto più o meno normale: è comprensibile che Hollande sacrifichi un sostenitore della prima ora, uno che ha sempre creduto in lui, sull'altare della ragion politica. Meno normale, e anzi sorprendente, è che l'attuale compagna del presidente, la giornalista star Valérie Trierweiler, abbia apertamente appoggiato su Twitter "la coraggiosa e disinteressata battaglia" di Falorni.

Che Valérie non sopporti la ex di François è cosa nota. Però questa volta ha combinato un bel casino. Ed è opportuno che Hollande provveda rapidamente a fare ordine, rimettendo le cose, e le persone, al loro posto. È un problema di immagine, di credibilità, di autorevolezza. Il partito socialista e in qualche modo il Paese non possono certo dipendere dagli umori della coppia presidenziale e dai protagonismi della prémière dame di Francia.

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