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Questo articolo è stato pubblicato il 13 giugno 2012 alle ore 14:06.
Una ventina di attivisti del TPO (Teatro Polivalente Occupato) di Bologna, alcuni dei quali indossavano una maschera di Lupin, hanno fatto irruzione alle 10.30 di questa mattina nella sede di Equitalia in segno di protesta e al grido di "Licenziamo Monti". L'azione, che rientra nel programma delle proteste annunciate dal TPO contro le politiche governative e che culminerà sabato con l'arrivo di Mario Monti sotto le Due Torri, ha di fatto paralizzato il lavoro degli impiegati che si trovavano nella sede e che si sono visti portare via sotto al naso computer e seggiole. Nessun furto, comunque, gli oggetti sono semplicemente stati depositati in strada, a pochi metri dall'ingresso degli uffici. Secondo il racconto dei testimoni il gruppo che ha fatto irruzione ha dichiarato immediatamente che l'azione dimostrativa non era violenta, anche se la questura avrebbe ricevuto la segnalazione da parte di due impiegati che avrebbero dichiarato di essere stati spintonati.
«Quella di oggi – ha dichiarato il portavoce del TPO, Gianmarco De Pieri – è stata una iniziativa di molti cittadini precari e indebitati che ritengono che Equitalia faccia profitti sulla gestione del debito e chiedono invece la cancellazione del debito e la chiusura di Equitalia». Al termine del blitz sui vetri degli uffici si potevano leggere alcuni cartelli con le scritte: "Chiuso per indegnità", "Licenziamo Monti", "Basta strozzini", "Default collettivo", "Reddito di cittadinanza", "Equitalia strozzini".
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