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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2012 alle ore 18:49.

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La Commissione Cultura della Camera ha approvato in sede legislativa il ddl che promuove l'insegnamento dell'Inno di Mameli nelle scuole e istituisce la «Giornata dell'Unità nazionale, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera» il 17 marzo.

Passa col voto contrario della Lega
La legge che unifica le proposte di Paola Frassinetti (Pdl) e Maria Coscia (Pd) è passata con il voto contrario della Lega; il gruppo misto, cui aderisce la Svp, che in Alto Adige aveva sollevato obiezioni, ha votato invece a favore. Ora l'esame passa al Senato.

Un emendamento tutela le minoranze
Per venire incontro alla recriminazioni della minoranza di lingua tedesca, la Commissione ha approvato e aggiunto al testo del ddl, di un solo articolo, un emendamento del deputato della Svp, Karl Zeller, in cui si precisa che la legge si applica a tutte le scuole, ma nel rispetto delle minoranze tutelate dall'articole 6 della Costituzioni. «A questo punto - ha detto Frassinetti - non si potrà nemmeno dire che i ragazzi saranno obbligati a cantarlo. Di canto nella legge non si parla, si dice espressamente insegnamento. Ma conoscendolo sarà più facile anche cantarlo».

Il Canto degli italiani è ancora provvisorio
Il "Canto degli Italiani", composto nel 1847 da Goffredo Mameli e musicato da Michele Novaro, è, dunque, paradossalmente, ancora provvisorio. Dopo 165 anni. Nel 1946 il governo adotta la composizione di Mameli come inno, anche se in via provvisoria. Nel 1948, con la Costituzione repubblicana, il Tricolore entra ufficialmente nella Carta fondamentale del nostro Paese, ma nulla si dice dell'inno. Più di una volta, nelle passate legislature, si è tentato di colmare questa lacuna. Senza risultati. Anche in questa legislatura non mancano le proposte, di tutte o quasi le forze politiche per "ufficializzare" l'Inno di Mameli.

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