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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2012 alle ore 07:20.

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ROMA - Il decreto sviluppo arriva al traguardo. Dopo settimane di rinvii e di confronti anche tesi all'interno del Governo, il provvedimento d'urgenza coordinato dal ministro Corrado Passera sarà esaminato oggi dal Consiglio dei ministri. Fino a ieri sera si è lavorato tra Tesoro e Sviluppo economico per scegliere quale misura sulle assicurazioni inserire ai fini della copertura (polizze estere o polizze vita). La necessità è quella di assicurare risorse fino al 2024 quando andranno a scadenza gli effetti dei bonus Irpef sulle ristrutturazioni edilizie. Infatti il decreto infrastrutture-sviluppo prevede l'aumento dal 36 al 50% per chi effettua lavori di ristrutturazione edilizia. Sempre al 50% viene fissato il nuovo bonus per l'efficienza energetica.

Il decreto che emerge dopo lunghi negoziati tra i tecnici del Governo risulta notevolmente impoverito rispetto alle prime bozze. «Certe cose si possono fare subito, altre con la spending review e le dismissioni», ha detto ieri Passera, consapevole di aver dovuto cedere lungo il percorso diversi tasselli di fronte ai rilievi della Ragioneria dello Stato, a partire dall'aumento del tetto alle compensazioni dei crediti Iva maturati dalle imprese e dai professionisti. Il provvedimento finale contiene misure in campi molto diversi (si vedano le schede accanto): normativa sulle crisi aziendali, minibond per le piccole e medie imprese, internazionalizzazione, trasparenza della Pubblica amministrazione, giustizia, fondo per la distribuzione di derrate alimentari agli indigenti.

Infrastrutture ed edilizia
Per rilanciare l'edilizia si punta a un bonus fiscale "unico" del 50%. In particolare, la detrazione Irpef per le ristrutturazioni sale dal 36 al 50% con tetto di 96mila euro (oggi è a 48mila) ma solo fino al 30 giugno 2013. Viene allineato al 50%, sempre fino al 30 giugno 2013, anche il bonus per l'efficienza energetica: ma in questo caso si tratta di una proroga con penalizzazione perché lo sconto scende rispetto al 55% che sarà in vigore fino al 31 dicembre 2012. Arriva l'esenzione Imu triennale sugli immobili invenduti. In programma il piano nazionale per le città con cui realizzare interventi di riqualificazione nelle aree urbane. Per rilanciare i project bond viene riconosciuto alle obbligazioni di progetto lo stesso trattamento fiscale agevolato applicato ai titoli di Stato (ritenuta al 12,5% sugli interessi). Intervento anche per gli enti locali: i Comuni potranno utilizzare i crediti di imposta sui dividendi distribuiti dalle società che gestiscono servizi pubblici locali per realizzare opere infrastrutturali.

Fondo crescita e ricerca
Dopo anni di attese, è finalmente pronto il riordino degli incentivi alle imprese. Cancellate 43 norme nazionali. Si punterà essenzialmente sul credito agevolato rispetto ai vecchi strumenti basati sul fondo perduto. Risorse di revoche e abrogazioni confluiranno nel Fondo unico per la crescita sostenibile che parte da 300 milioni. Altri 300 milioni arriveranno da vecchi fondi della programmazione negoziata, circa 1 miliardo potrà derivare dal Fri della Cassa depositi e prestiti e altrettanto dalle revoche della legge 488. Scatta inoltre la moratoria di un anno delle rate di finanziamento dovute dalle imprese concessionarie di agevolazioni del Fondo per l'innovazione tecnologica. Il bonus sulla ricerca non riguarderà gli investimenti ma solo le assunzioni di personale qualificato; sarà riconosciuto nella misura del 35%, con un limite pari a 200mila euro ad impresa.

Sistri ed energia
Fino al decreto dell'Ambiente che dovrà fissare il nuovo termine per l'entrata in operatività, sono sospesi gli effetti del contratto stipulato con la Selex-Se.Ma (gruppo Finmeccanica) nel 2009 «e sono conseguentemente inesigibili le relative prestazioni». Sospeso anche il pagamento dei contributi da parte delle imprese per il 2012. Per sbloccare le infrastrutture energetiche (in attesa di autorizzazione ci sono progetti per circa 10 miliardi) potrà intervenire la presidenza del Consiglio nel caso di inerzia delle amministrazioni regionali. Possibili deroghe per abbassare da 12 a 7 miglia dal perimetro delle aree marine e costiere protette il limite per la ricerca di idrocarburi.

Le coperture
L'accordo "politico" per varare il decreto nella giornata di oggi è ormai acquisito. Resta aperto solo il capitolo "tecnico" sulle coperture necessarie per gli interventi in materia di edilizia e infrastrutture. Lo Sviluppo economico mantiene ferma l'idea di equiparare la tassazione tra polizze delle compagnie straniere e delle compagnie italiane con la quale assicurare gettito annuo per circa 220 milioni. Il Tesoro continua però a ritenere più percorribile un micro-prelievo sulle polizze vita.

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