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Questo articolo è stato pubblicato il 14 giugno 2012 alle ore 13:17.

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Federico PizzarottiFederico Pizzarotti

Si accendono di nuovo i riflettori su Parma: oggi, all'ultimo giorno disponibile, si insedia il consiglio comunale, con la convalida degli eletti, e con l'esposizione del programma amministrativo del sindaco "grillino", Federico Pizzarotti.
L'attesa è così alta che gli ingressi nella sala del consiglio comunale saranno contingentati, sia per il pubblico che per i giornalisti (agli inviati nazionali e stranieri sarà riservata la sala stampa). Il consiglio sarà trasmesso in streaming sul sito web del Comune.

Permane un clima di incertezza perché, salvo colpi di scena, Pizzarotti si insedierà con una giunta dimezzata. Al momento sono noti 5 assessori su 8. Gli ultimi due sono stati nominati ieri sera: la vicesindaco Nicoletta Paci (53 anni, è l'unica "politica", poiché eletta consigliera nel Movimento 5 Stelle, Pizzarotti le ha affidato la delega alla scuola) e l'assessore allo sport e alle politiche giovanili Giovanni Marani, 35 anni, pallavolista e socio di una web agency. Mancano tuttora: l'assessore al welfare (potrebbe essere Fabio Fabbro, attuale presidente del Centro Servizi Volontariato) e quello alla cultura e all'urbanistica. Curiosamente, in questo quadro, rimangono vacanti le deleghe alla sicurezza e ai lavori pubblici.

E' definitiva la rinuncia, ufficialmente per risparmiare, al reinserimento della figura del direttore generale, per il quale Pizzarotti avrebbe gradito il ferrarese Valentino Tavolazzi, espulso da Beppe Grillo.
Solo ieri, infine, i grillini hanno concordato con il Pd l'elezione del presidente del consiglio comunale (che va eletto con una maggioranza del 75% dei consiglieri, quindi bipartisan). Sarà Marco Vagnozzi, un fedelissimo della prima ora, che negli ultimi due anni ha lavorato come assistente al gruppo del 5 Stelle in regione. Vicepresidente del consiglio sarà il pidino Massimo Iotti (carica già ricoperta nel passato mandato), mentre capogruppo del Pd sarà Nicola Dall'Olio, lo sconfitto alle primarie ma "re" delle preferenze alle comunali. Il candidato sindaco sconfitto, Vincenzo Bernazzoli, si è già dimesso dal consiglio comunale optando di rimanere in carica come Presidente della Provincia.

I rumors dicono che Federico Pizzarotti potrebbe annunciare un'azione di responsabilità legale nei confronti di tutta la giunta precedente, per la questione debiti, sulla scia della relazione finale lasciata dal commissario straordinario Mario Ciclosi, molto dura nei confronti dell'ex amministrazione Vignali.
Sempre sugli aspetti economici è attesa, nel discorso programmatico, anche la comunicazione delle linee delineate dal suo staff di consulenti gratuiti, composto da Loretta Napoleoni, Maurizio Pallante e Fabio Salviato. In particolare sul come il Movimento 5 Stelle intende affrontare l'indebitamento delle partecipate che per Spip, Stu Stazione e Parma Infrastrutture risulta particolarmente incagliato.
Infine il sindaco Pizzarotti dovrebbe indicare quale sarà la strada per "chiudere" l'inceneritore in costruzione da parte di Iren. In particolare se sarà bloccato il cantiere in corso e come sarà affrontata l'eventualità delle penali (il solo costo dell'impianto è di 193 milioni, con la rete di teleriscaldamento il conto sale a 300 milioni).

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