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Questo articolo è stato pubblicato il 15 giugno 2012 alle ore 16:44.

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La tentazione della politica ha il suo appeal. Anche per i vip. Anche se la candidatura avviene a loro «insaputa». Se Jerry Scotti ha smentito categoricamente la sua discesa in campo, dopo una serie di ripetute indiscrezioni giornalistiche («Non ho mai ricevuto alcuna proposta in questo senso. Niente è più lontano dai miei pensieri quanto la politica, perché non ne avrei né la possibilità né forse le capacità») Vittorio Feltri dalle pagine di Libero («Candidato per il Pdl? Perché no») non nega. E alla Zanzara su Radio 24: «se la proposta mi garba la valuto».

Feltri: sono candidato a mia insaputa
Il fondatore di Libero, dopo le indiscrezioni apparse sul quotidiano on line Lettera 43 che lo dava al fianco di Berlusconi «dopo i sondaggi a lui favorevoli commissionati dal Cavaliere», sarebbe pronto a scendere in campo. Anche se la candidatura «sarebbe invisa ad Alfano e agli ex An». Nell'intervista a Libero Feltri smentisce e conferma allo stesso tempo la notizia. Scherza: «Sono l'unico candidato al mondo a sua insaputa». Dice che per accettare o rifiutare «c'è bisogno di ricevere l'offerta di candidatura» e che «bisogna trovarsi candidato per decidere». Una tentazione forte, tanto da far titolare Libero in prima pagina: «Io candidato? Quasi quasi ...». Nel sondaggio di liberoquotidiano.it, poi, il 75% dei lettori partecipanti acclama la sua candidatura come «mossa giusta per rilanciare il Pdl».

Alla Zanzara: i parlamentari sono straccioni . Ma se la proposta mi garba la valuto
«I parlamentari sono degli straccioni. Io guadagno 700 mila euro l'anno, non posso rinunciare all'attuale reddito per andare a prendere quella straccia di indennità parlamentare. Non voglio campare, voglio vivere», ha commentato, poi, Vittorio Feltri alla Zanzara su Radio 24. E ha aggiunto: «Non dico no in assoluto alla politica ma prima devo capire di che cosa si tratta, se la proposta mi garba la valuto».

L'ipotesi Saviano: una bufala
Una passione quella di candidare i vip che percorre tutto l'arco costituzionale. Il toto candidati del Pd segnalava nei giorni scorsi una lista civica capeggiata da Saviano per sostenere il Pd. Ipotesi smentita da Bersani e dallo stesso scrittore («una bufala»). L'autore di Gomorra, proprio dalle pagine dell'Espresso, nella sua rubrica l'Antitaliano ha smentito categoricamente: «Mi capita spesso di leggere articoli che danno per certa la mia candidatura politica. Non è importante in quale ruolo e in quale partito, la cosa certa è, che dicono, "sto per candidarmi". Ovviamente è falso. È dal 2006 che, mentendo, annunciano la mia candidatura».

Spesso in odore di candidatura anche il timoniere del Tg di La7
In odore di candidatura si trova spesso anche il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana. Che da Facebook fa sapere che se non fosse giornalista, si dedicherebbe alla politica: «Se non facessi un altro mestiere, mi piacerebbe fondare un movimento per il lavoro ai giovani, da portare alle elezioni».

Tortora fu europarlamentare nelle file dei Radicali
Nel corso degli anni sono stati molti i vip scesi in campo. Nel 1985 diventò europarlamentare Enzo Tortora, il conduttore televisivo ingiustamente accusato di associazione a delinquere di stampo camorrista, candidato dei Radicali. Si dimise l'anno successivo, rinunciando all'immunità parlamentare e restando agli arresti domiciliari (l'assoluzione arrivò nel 1986).

In campo anche l'aquila di Ligonchio
E se l'ultimo in ordine di tempo a lanciarsi in campo è stato il comico Beppe Grillo - che ha organizzato addirittura un movimento incassando un grosso successo alle amministrative con il suo Movimento 5 stelle - anche il mondo dei cantanti è stato rappresentato in politica. Per esempio con l'aquila di Ligonchio, Iva Zanicchi, subentrata nel 2008 per conto di Forza Italia a Mario Mantovani al Parlamento europeo eletta. Fu rieletta l'anno dopo, anche se è risultata la più assenteista fra i deputati europei nostrani.

Dal mondo dello spettacolo anche Carlucci e Barbareschi
Il mondo dello spettacolo ha portato nelle aule parlamentari anche Gabriella Carlucci, deputata passata dal Pdl all'Udc il 7 novembre 2011 e Luca Barbareschi, eletto nel Pdl, passato nel Fli dal 30 luglio 2010 e dal 21 febbraio 2011 nel Gruppo misto. Nello stesso anno della Zanicchi, poi, scesero in campo due amati mezzibusti della Rai, Lilli Gruber e David Sassoli. In pista anche l'imprenditore nel settore della moda Santo Versace, eletto nelle file del Pdl, passato nel Gruppo misto e dal 12 novembre 2011 deputato nelle file di Allenza per l'Italia.

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