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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2012 alle ore 15:31.

Per il terzo anno consecutivo il Politecnico di Torino sbaraglia gli altri atenei italiani nella classifica per il merito. L'università torinese, dove prima della nomina era rettore l'attuale ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, è in vetta alla classifica ministeriale per l'assegnazione della quota di finanziamenti erogati da Roma in base a criteri pesati sulla qualità della didattica e della ricerca. Nel secondo gradino del podio c'è un altro Politecnico, quello di Milano, e al terzo l'Università Cà Foscari di Venezia. La corsa ai fondi per il merito premia soprattutto il Nord che conquista le prime venti posizioni con le eccezioni dell'università di Tor Vergata di Roma che sale al quinto posto (l'anno scorso era undicesima) e la «Mediterranea» di Reggio Calabria (19° posto). In coda il Sud: il fanalino, tra i 54 atenei in graduatoria (sono esclusi L'Aquila, Camerino e Macerata e una decina tra Istituti e Scuole), è Messina, preceduta da Palermo e Catanzaro.

Le nuove posizioni emergono dalla distribuzione dei fondi ordinari per il 2012 (il Ffo) che sono stati comunicati in questi giorni dal ministero ai singoli atenei con largo anticipo rispetto al passato (l'anno scorso gli stanziamenti sono arrivati addirittura a dicembre): si tratta di una torta da quasi 7 miliardi in tutto di cui la «quota premiale» – che raggiunge il 13% degli stanziamenti complessivi – è 910 milioni (l'anno scorso erano 830) distribuiti sulle performance nella didattica (per il 34%: 309 milioni) e nella ricerca (per il 66%: 601 milioni).

Le "pagelle" sono costruite in base a un pacchetto di indicatori che, in attesa delle valutazioni future dell'Anvur (l'Agenzia nazionale di valutazione di università e ricerca), provano innanzitutto a fotografare la produttività scientifica: dalla percentuale di docenti e ricercatori presenti nei progetti di ricerca e bandi del ministero alle valutazioni del Civr (che risalgono al 2003) fino alla capacità di conquistare le risorse distribuite dall'Europa. Tra i criteri che pesano sulla didattica c'è invece, a esempio, il numero di studenti in regola con i crediti.

Come detto è il Politecnico di Torino l'università con un "premio" ministeriale più alto, in percentuale, rispetto allo stanziamento ordinario. Per il 2012, infatti, riceve più di 26 milioni di premio, il 20,90% del totale dei finanziamenti 2012 che ammontano a quasi 125 milioni. In fondo alla classifica, invece, Messina, con quasi 14 milioni di euro di premio, il 9,03% del totale dei finanziamenti (154,7 milioni). In realtà il premio maggiore in termini assoluti va quest'anno all'università La Sapienza di Roma (67 milioni), ma la percentuale sul totale dei fondi è di gran lunga inferiore (12,93%). Da qui il suo piazzamento al 34° posto. Nella top-ten, subito sotto il podio, ci sono Bologna (16,3%), Tor Vergata-Roma (15,96%), Ferrara (15,79%), Pavia (15,70%), Verona (15,63%), Udine (15,60%) e Milano (15,60%).

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