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Questo articolo è stato pubblicato il 16 giugno 2012 alle ore 08:14.

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ROMA.
Sono stati scelti in autonomia dal Governo. A differenza delle attese l'Esecutivo piazza, ancora una volta, due nomi non così scontati ai massimi vertici dello Stato. Saverio Capolupo, avellinese, 61 anni, sostituisce Nino Di Paolo alla guida della Guardia di Finanza e batte al traguardo Pasquale Debidda e il vicecomandante Daniele Caprino. Arturo Esposito, napoletano, 63 anni, lascia la poltrona di capo di stato maggiore dell'Arma e prende il timone dell'Aisi, il servizio segreto interno. Fino a dieci giorni fa era in ballo la proroga del suo predecessore, Giorgio Piccirillo. Poi il gioco dei pesi e contrappesi istituzionali, dove i partiti hanno giocato un ruolo tutto sommato secondaria, è cambiato (si veda il Sole 24 Ore del 10 giugno). Le pressioni inevitabili a favore di questo o quel candidato si sono rivelate in qualche caso perfino controproducenti. Esposito l'ha spuntata sul collega Stefano Orlando e almeno due prefetti: Alessandro Pansa e Nicola Cavaliere, quest'ultimo vicedirettore Aisi.
Vinti e vincitori sono, tutti, nomi con il massimo prestigio professionale, già ai vertici della carriera. La scelta del premier e dell'Esecutivo, in piena intesa con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, è stata dettata, stando a fonti molto qualificate, dal «superamento della logica delle cordate». Una prassi in sé legittima - fino a prova contraria - appartenuta sia ai governi di centrodestra, sia di centrosinistra. Monti, come ha già dimostrato con le nomine Rai e, prima ancora, proprio con l'intelligence, ieri ha sparigliato i giochi. In coerenza con l'11 maggio quando il Consiglio dei ministri nominò, quasi a sorpresa - era noto a pochissimi - il prefetto Gianni De Gennaro autorità delegata ai servizi segreti e l'ambasciatore Giampiero Massolo successore di De Gennaro al Dis, il dipartimento che coordina l'Aisi e l'Aise, il servizio segreto estero dove resta il generale Adriano Santini. Di certo la nomina di Esposito è una vittoria dell'Arma che ormai al servizio segreto interno è dal 2001, direttore Mario Mori fino alla fine del 2006, e Giorgio Piccirillo dal 15 giugno 2008 - con l'intervallo del prefetto Franco Gabrielli - fino all'approdo da lunedì, quando si insedierà, di Arturo Esposito: ufficiale medaglia d'argento al valor militare per aver affrontato in un conflitto a fuoco alcuni esponenti della nuova camorra organizzata. In Finanza Saverio Capolupo è considerato un profondo conoscitore del diritto tributario, autore di oltre 750 articoli sulle riviste di settore. Criterio forse decisivo nella scelta di Monti, visto il fronte prioritario della lotta all'evasione fiscale.
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