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Questo articolo è stato pubblicato il 18 giugno 2012 alle ore 16:40.

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Rilievi della Polizia Scientifica davanti alla scuola Morvillo-Falcone a Brindisi (Ansa)Rilievi della Polizia Scientifica davanti alla scuola Morvillo-Falcone a Brindisi (Ansa)

Giovanni Vantaggiato, il 68enne reo confesso dell'attentato di Brindisi del 19 maggio (costato la vita a una studentessa 16enne ed il ferimento di altre cinque ragazze), avrebbe ammesso le proprie responsabilità per un altro attentato, quello compiuto nel febbraio del 2008 a Torre Santa Susanna ai danni di Cosimo Parato, da lui accusato di averlo truffato. Lo ha detto l'avvocato Franco Orlando, dopo un nuovo interrogatorio in carcere, durato oltre tre ore. In quella occasione, un ordigno collocato su una bicicletta nel giardino condominale della vittima fu fatto esplodere, e nello scoppio la vittima rimase gravemente ferita.

Vantaggiato, accusato di strage in concorso, avrebbe inoltre fornito altri dettagli sulle modalità di esecuzione della strage di Brindisi, ribadendo di aver agito da solo per mettere in atto una azione «dimostrativa». Dopo l'interrogartorio con i pm Guglielmo Cataldi (Dda Lecce) e Milto De Nozza (Procura Brindisi), Vantaggiato ha incontrato in carcere il criminologo Francesco Bruno e la psicoterapeuta Maria Pia De Giovanni, entrambi consulenti nominati dalla difesa.

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