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Questo articolo è stato pubblicato il 19 giugno 2012 alle ore 14:39.

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In principio erano soia e colza (che nessuno sapeva cosa fosse) a essere geneticamente modificate, oggi è arrivato il momento della marijuana. È infatti tutta Ogm l'erba sequestrata dalla Narcotici della Questura di Bologna. 107 chili geneticamente modificati provenienti dall'Albania, patria non certo nota per produrre erba di qualità.

Così, secondo le indagini fatte a seguito del sequestro (costato l'arresto a due uomini albanesi accusati di traffico internazionale di stupefacenti), i poliziotti sono riusciti a capire che tutta quell'erba arrivata a Bologna dall'altra parte dell'Adriatico, probabilmente da una zona vicino a Valona, era frutto di un minuzioso lavoro di innesto di semi provenienti dall'Olanda. «Nei Paesi Bassi – conferma il dirigente della Narcotici – è coltivata e commercializzata la marijuana migliore d'Europa ed evidentemente gli albanesi si sono adeguati alle richieste del mercato». Le modifiche alle quali i semi sono sottoposti danno origine a piantine in cui la concentrazione del principio attivo (e quindi l'effetto sballo) è maggiore rispetto a una pianta ‘naturale'.

Ora: una volta i cultori della ‘maria' erano fricchettoni che, 9 su 10, erano pure ‘ecocompatibili'. Oggi i tempi sono cambiati, e non è detto che lo siano in meglio. C'è da capire se a questo punto anche loro chiederanno ai pusher di appiccicare sulle bustine d'erba l'etichetta "Ogm Free". Più o meno come sulle confezioni di pollo della Coop.

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TAG: Bologna

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