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Questo articolo è stato pubblicato il 21 giugno 2012 alle ore 17:29.

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Dalai Lama e PisapiaDalai Lama e Pisapia

I consiglieri comunali di Milano hanno deciso di prendersi almeno un giorno di tempo in più per decidere se procedere o meno con la cittadinanza onoraria al Dalai Lama, che dal 26 al 28 giugno sarà in città per una serie di meditazioni e per incontrare gli studenti delle università
lombarde. L'assemblea doveva votare oggi pomeriggio la delibera, firmata da tutti i gruppi, che avrebbe reso milanese il leader del buddhismo tibetano, ma i consiglieri hanno votato solo per un rinvio della decisione.

Colpa delle pressioni delle Cina e della Farnesina che hanno indotto il Comune a tenere in considerazione le conseguenze dell'onorificenza, ad esempio una rinuncia da parte di Pechino a partecipare ad Expo 2015. Il Consiglio comunale è convocato ancora domani, ma non è ancora chiaro se si esprimerà sul Dalai Lama. In teoria ci sarebbe tempo anche lunedì, ma è chiaro che dopo il voto di oggi la delibera risulta congelata.

In Consiglio è intervenuto anche il sindaco, Giuliano Pisapia, che ha negato di avere incontrato l'ambasciatore cinese né rappresentanti del ministero degli Esteri. L'unico faccia a faccia, ha raccontato, è stato quello informale a Palazzo Reale con la console cinese durante la cena organizzata venerdì scorso dalla Fondazione Italia-Cina. In quell'occasione la rappresentante di Pechino ha detto che la cittadinanza onoraria sarebbe stata interpretata come un gesto di "inimicizia", mentre
Pisapia ha ribattuto che l'iniziativa vuole essere un riconoscimento a una personalità che si è distinta per la sua azione a favore della pace e del dialogo interreligioso nel mondo.

La cittadinanza onoraria gli stata invece già conferita all'unanimità nel 2008 dal Consiglio comunale di Bologna, ma l'onorificenza non gli è mai stata consegnata. La visita a Mirandola (Modena) in programma domenica 24 giugno potrebbe essere l'occasione per consegnarli almeno un invito ufficiale, ma anche in questo caso i rapporti con Pechino hanno creato qualche imbarazzo.

Il leader tibetano atterrerà domenica all'aeroporto di Bologna con un volo proveniente da Londra. Dopo la visita nella zone del terremoto proseguirà per la Basilicata dove si fermerà fino al 25 giugno per visitare la Città della Pace di Scanzano Jonico, progetto di accoglienza per bambini provenienti da Paesi poveri e zone di guerra, nato da un'idea del premio Nobel Betty Williams. Un'idea partita 2003 durante la mobilitazione popolare contro il progetto di un deposito di materiale radioattivo. La visita in Italia proseguirà poi a Milano.

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