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Questo articolo è stato pubblicato il 22 giugno 2012 alle ore 06:39.

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SAN PIETROBURGO. Dal nostro inviato
«Una leadership che funzioni»: questo - il titolo del settimo Forum economico di San Pietroburgo - è il linguaggio con cui Vladimir Putin vuole parlare al mondo occidentale, più a suo agio tra i manager e gli investitori stranieri venuti a San Pietroburgo che a discutere di politica con i propri colleghi. A Pietroburgo, la sua città, il re della festa è lui, il Vladimir Vladimirovich cui fa riferimento ogni oratore, tra scenografie spettacolari e uno schieramento impressionante di polizia. Al di là di questa cortina si fanno affari, la crisi internazionale consente a un'economia come quella russa - petrolio permettendo - di alzare la voce. Nel nome della stabilità la leadership, sembra voler dire Putin volando da un dibattito all'altro tra i padiglioni di Pietroburgo, funziona.
È la risposta ad analisti e businessmen coinvolti in Russia e ansiosi di capire che cosa li aspetta: quali saranno le priorità del nuovo Governo, che spazi verranno lasciati alle riforme, quanto è grande il pericolo che l'economia soffra l'impatto della crisi europea. Uno dei primi interrogativi riguarda le intenzioni di Putin riguardo al programma di privatizzazioni di cui ha parlato a lungo il suo predecessore, Dmitrij Medvedev, e su cui l'attuale presidente è sembrato frenare. Tempi e modi restano difficili da precisare, ma ieri a Pietroburgo Putin ha voluto essere rassicurante: «Non abbiamo l'obiettivo di un capitalismo di Stato. La privatizzazione, al tempo stesso, non dovrebbe condurre a monopoli privati». Deve essere onesta ed equa, aperta agli stranieri. Non bisogna evitare gli errori degli anni 90.
È dunque ribadito, a parole almeno, l'impegno a vendere gli asset non strategici dello Stato, passo necessario - ha detto Putin - a creare un'economia nuova, moderna. Il presidente russo si è impegnato a lottare contro la corruzione, a ridurre la burocrazia e a rafforzare la proprietà intellettuale, e a diversificare l'economia: esattamente la lista delle preoccupazioni principali di chi conosce il mondo degli affari in Russia.
«Abbiamo messo a punto - ha detto Putin sorvolando sul problema delle proteste che hanno segnato il suo ritorno al Cremlino e a cui non permetterà di scuotere la stabilità del Paese - un programma completo di riforme su larga scala. Ha ricevuto un ampio consenso pubblico. Considero la sua realizzazione il mio primo impegno come presidente».
Ai toni rassicuranti di chi vuole portare la Russia ai primi posti nella classifica dei Paesi migliori in cui operare, Putin ha alternato quelli aggressivi di chi non ritiene adeguato il posto che il mondo riserva oggi al suo Paese. Ha confrontato il dinamismo delle economie emergenti dei Brics con quelle più ricche alle prese con la crisi del debito, crisi che non riescono a risolvere per la loro «indecisione» e per le «mezze misure» che adottano. Ha chiesto più voce in capitolo per i Brics, dal momento che contribuiscono al bilancio del Fondo monetario con 75 miliardi di dollari l'anno. Si è detto appunto felice di invitare gli investitori stranieri in Russia «anche nei settori strategici», purché l'accoglienza sia reciproca.
Per il momento, ha convinto una parte dei suo invitati. Goldman Sachs, BlackRock e Templeton Asset Management hanno firmato a Pietroburgo un accordo per investire nelle società russe impegnate a preparare offerte pubbliche di vendita: l'accordo è con il Russia direct investment fund, creato un anno fa dal Cremlino per attirare investimenti stranieri nei settori che aiuteranno l'economia russa a diversificare.
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SUL PIATTO
Il programma
Il piano di privatizzazioni annunciato dalla Russia (e ribadito ieri dal presidente Vladimir Putin - nella foto) ha un valore stimato di 100 miliardi di dollari
Fuga di capitali
In attesa che il piano venga attuato, la Russia ha perso 80,5 miliardi di dollari l'anno scorso e 46,5 nei primi sei mesi del 2012, sotto forma di capitali in uscita dal Paese
L'annuncio
All'inizio del mese il Governo ha promesso che solo quest'anno privatizzerà asset per 9 miliardi, il triplo dell'anno scorso

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