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Questo articolo è stato pubblicato il 24 giugno 2012 alle ore 08:11.

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MILANO
«Da anni, da giugno a settembre lo yacht Ad Maiora è a disposizione di Formigoni... Il presidente è stato mio ospite per tre capodanni ai Caraibi, non mi ha restituito nulla...». È il 19 maggio, poco più di un mese fa, e nel carcere di Opera il faccendiere Pierangelo Daccò viene interrogato dai pm della procura di Milano che indagano su 70 milioni di euro versati dalla Fondazione Maugeri all'uomo d'affari amico del governatore della Regione Lombardia. Di fronte alle fatture che i magistrati gli mostrano, Daccò ammette di aver pagato a Formigoni vacanze in yacht, soggiorni in resort a sette stelle, viaggi in aereo e cene promozionali. Per i magistrati ce n'è abbastanza per mettere sotto inchiesta anche il governatore lombardo. Il nome di Roberto Formigoni viene così iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di corruzione in concorso con Daccò e di finanziamento illecito per 500mila euro che avrebbe ricevuto per la campagna elettorale del 2010, probabilmente dalla stessa Fondazione Maugeri. La notizia, rivelata ieri dal Corriere della Sera, è stata confermata da fonti vicine all'inchiesta.
Formigoni, invece, ribadisce che «si tratta di notizie false», sottolinea di non aver ricevuto alcuna «comunicazione di garanzia» e afferma che non si dimette. Aggiunge soltanto che «se qualcuno dimostrasse che ho portato vantaggi a Daccò mi dimetterò. Ma deve essere dimostrato in maniera inoppugnabile da un tribunale giudicante». Intanto il Pdl (con lo stesso Angelino Alfano) lo difende a spada tratta, mentre il Pd ne chiede le dimissioni.
Nel mirino della procura ci sarebbero anche alcune delibere varate dalla Giunta regionale «nell'interesse» della Fondazione Maugeri per incrementare i rimborsi regionali. Secondo i magistrati sarebbero questi presunti rimborsi gonfiati a costituire la contropartita dei «benefit» che Daccò avrebbe pagato a Formigoni e al suo entourage, come la villa in Sardegna che il faccendiere ha venduto ad Alberto Perego, amico e coinquilino di Formigoni nella residenza milanese dei Memores Domini. «Sono fantasie di alcuni romanzieri che cercano di spacciarle per verità – replica il governatore ciellino della Lombardia –. Tutte le delibere della regione vengono pubblicate il giorno dopo su Internet. La procura le ha esaminate una per una per oltre un anno e le ha trovate tutte regolari». Forse però i magistrati non la pensano così. Tanto che il tema delle delibere è stato affrontato nell'ultima tornata di interrogatori, in particolare quelli dell'ex direttore amministrativo della Fondazione Maugeri, Costantino Passerino, arrestato il 13 aprile.
Il nome di Formigoni compare per la prima volta nell'inchiesta sulla sanità lombarda il 3 settembre 2011. Davanti ai pm che indagano sul crac del San Raffaele, è Stefania Galli, segretaria dell'ex numero due dell'ospedale, Mario Cal (morto suicida), a collegare Daccò a Formigoni. «Ricordo – fa mettere a verbale Stefania Galli – che una volta mi fu detto dal dotto Cal di prenotare un volo per San Marteen a bordo del quale ci sarebbe stato Daccò e Formigoni oltre ad altri passeggeri di cui non ho avuto contezza dell'identità». Daccò viene arrestato e successivamente raggiunto da un altro ordine di custodia nell'ambito delle indagini sulla Fondazione Maugeri. In tutto, tra le due inchieste, si tratta di oltre 100 milioni di soldi che sarebbero stati sottratti alle due strutture sanitarie e finite nella disponibilità di Daccò e soci. «La madre di tutte le tangenti», si mormora nei corridoi della procura.
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L'INDAGINE

L'accusa
Il nome di Roberto Formigoni è stato iscritto nel registro degli indagati con l'ipotesi di reato di corruzione in concorso con il faccendiere Pierangelo Daccò e di finanziamento illecito per 500mila euro che avrebbe ricevuto per la campagna elettorale del 2010
La difesa
Per il governatore della Lombardia «si tratta di notizie false». Formigoni sottolinea di non aver ricevuto alcuna «comunicazione di garanzia» e afferma di non avere nessuna intenzione di dimettersi

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