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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2012 alle ore 17:05.

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Dopo elezioni anticipate, ritorni di leadership e primarie, nel dibattito tra i partiti si riaffaccia l'idea di un governo "politico", che veda la convergenza di moderati (ma escluso il Pdl) e progressisti. A lanciare la proposta il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, che riprende il tema - già anticipato in un' intervista - a margine dei lavori della direzione nazionale del partito riunita oggi a Roma.

Prospettiva europea valida anche per l'Italia
«Ho sempre ritenuto che la prospettiva sia un patto tra progressisti e moderati per affrontare l'emergenza attuale», spiega Casini: «Oggi questo patto é rappresentato dal governo tecnico, ma la strada é quella di un governo politico». La prospettiva non è solo italiana ma europea: la strada da percorrere attraversa una crisi che «non durerà poco» e che quindi ha bisogno di un patto per un governo «politico» che porti agli «Stati Uniti d'Europa, attraverso le due grandi famiglie del Ppe e del Pse».

Udc partito "in movimento"
Le dichiarazioni di Casini erano state anticipate da una intervista al Corriere della Sera in cui l'ex presidente della Camera dichiara «Siamo in movimento. Ci sarà una nuova offerta politica alle prossime elezioni». Quanto all'idea di un movimento di ispirazione cristiana «non c'è bisogno - ribadisce - di un nuovo partito cattolico. C'è bisogno di un partito che sulle grandi questioni del Paese sappia esprimere e difendere i valori cristiani. Un partito di cattolici e laici, di politici e professori, di nuovi e di vecchi, stiamo cercando di costruirlo».

Reazioni positive da Pd e Fli
Subito positivi i commenti "da sinistra" alla proposta Udc, a cominciare dal segretario Pier Luigi Bersani, che in un'intervista a youdem spiega: «Ognuno vede che questo é un passo importante. Un patto con i moderati è nella logica delle cose». Entusiasata anche Giorgio Merlo (Pd): «Ottimo Casini. Di fronte ai populismi e alle demagogie sempre più irresponsabili che provengono da molti fronti politici, la proposta di una alleanza progressisti-moderati è la miglior risposta». Sulla stessa linea il collega di partito Marco Follini, che affida il suo commento a twitter: «L'intervista di Casini su moderati più progressisti é passo importante per il centro-sinistra che verrà. Il tempo dà ragione a scelte giuste». D'accordo anche Benedetto Della Vedova (Fli): «Concordo con Casini, alle prossime elezioni ci dovrà essere una nuova offerta politica».

Cicchitto (Pdl): Casini al posto di Prodi? No grazie
Sul fronte Pdl, il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto mostra irritazione e invita a distinguere tra convergenze in Europa e «teorizzare un patto fra progressisti e moderati che, escludendo pregiudizialmente il Pdl, sarebbe solo la riproposizione del centro-sinistra classico, con Casini al posto di Prodi». «È evidente - conclude Cicchitto - che l'intervista di Casini apre un problema politico di fondo». Caustico invece l'azzurro Osvaldo Napoli: «È partita ufficialmente oggi la rincorsa del presidente Casini verso il Quirinale».

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