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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2012 alle ore 09:53.

Un carabiniere è morto ed altri due sono rimasti feriti in seguito ad una esplosione avvenuta in un campo addestrativo della polizia, ad Adraskan, nell'Afghanistan occidentale. L'attentato è avvenuto alle 8.50 locali (le 6.20 in Italia) ha interessato una garitta di osservazione installata vicino alla linea di tiro del poligono, coinvolgendo tre militari dell'Arma dei Carabinieri appartenenti al Police Speciality Training Team (Pstt). L'esplosione è stata provocata, secondo i primi accertamenti, da un proiettile proveniente dall'esterno una notevole distanza, presumibilmente un razzo Rpg.
Il carabiniere scelto Manuele Braj, 30enne di Galatina (Lecce), effettivo al al 13° Reggimento «Friuli-Venezia Giulia», deceduto sul colpo, lascia la moglie, 28enne, e il figlio di 8 mesi. Gli altri due militari dell'Arma, il maresciallo capo Dario Cristinelli, 37 anni, di Lovere (Bergamo) e il carabiniere scelto Emilano Asta, 29, di Alcamo (Trapani), effettivi alla seconda Brigata mobile di Livorno e al 7/o Reggimento «Trentino Alto Adige», che sono rimasti feriti alle gambe sono stati trasportati all'ospedale militare americano (ROLE 2) di Shindand, non in pericolo di vita.
Manuele Braj era alla 5° missione all'estero
Il carabiniere scelto 30enne morto stamani era alla sua quinta missione di Peacekeeping all'estero. Era in Afghanistan dal 7 maggio scorso. In precedenza il militare salentino era stato in Albania, per due volte in Bosnia-Erzegovina e una volta in Iraq.
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