Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2012 alle ore 18:06.

My24

Forse l'hanno chiesto proprio loro, i leggendari Celtics, di tornare in Italia. Perché l'ultima volta che sono passati da queste parti, nell'estate 2007 a Roma, posero le basi per il loro 17esimo anello Nba, in un settembre capitolino che fu ideale trampolino di lancio per i "big three" biancoverdi (Allen, Pierce, Garnett, cui cammin facendo s'aggiunse l'estroso e smisurato talento di Rajon Rondo).

Ebbene, allora eccola la gustosa replica: i trifogli tornano nel Belpaese, stavolta a Milano, insieme a tutto il circus Nba, dopo la graditissima visita che due anni fa portò al Forum d'Assago i Knicks allora targati Gallinari e D'Antoni. La data? Subito da segnare sul taccuino: domenica 7 ottobre, al culmine di una tre giorni di basket in cui "I Celtici" coinvolgeranno l'intera Milano in uno spot a cielo aperto per la palla a spicchi d'Oltreoceano, con Piazza del Duomo come teatro ideale. L'avversario? Come per i Knicks, anche stavolta l'Emporio Armani targata Sergio Scariolo, una sfida-spettacolo che sommerà i 17 anelli dei biancoverdi ai 25 scudetti dei milanesi.

Festa europea – L'appuntamento milanese s'inserisce nell'Nba Europe Live 2012, che già ora – pur con alcuni dettagli da mettere ancora a punto - presenta un menù di tutto rispetto: il 5 ottobre sfida a Istanbul tra il Fenerbahce, che ha appena trovato in Simone Pianigiani il suo nuovo nocchiero e i Celtics; il 6 ottobre a Berlino la partita tra l'Alba e i Dallas Mavericks di un certo Dirk Nowitzki, e poi il confronto del 7 ottobre tra Olimpia Milano e Boston ad Assago. Per Dallas, poi, anche una gara in Spagna, di cui, appunto, si stanno in questi giorni definendo i dettagli.

Filo rosso – Esiste, ed è forte, quello che lega la grande kermesse autunnale dell'Nba in Europa a quei duelli di fine Anni Ottanta in cui squadre come la Tracer Milano targata Dan Peterson volava a Milwakee per vedere da vicino i Bucks di Jack Sikma; oppure quando nel 1990 la Scavolini Pesaro di un già ingelatinato Sergio Scariolo quasi sgambettava i Knicks di Pat Ewing e Gerald Wilkins. Il legame? La popolarità dell'Nba, e il costante e progressivo avvicinarsi delle due metà – quella americana e quella europea – della palla a spicchi.

«Due anime sempre più vicine – sorride Katia Bassi, direttore generale di Nba Italia -; solo qui nella Penisola stimiamo più di 5 milioni di tifosi dell'Nba; e proprio i Celtics hanno un legame profondo con l'Europa e L'Italia». Legame testimoniato dalle due leggende in platea, Dan Peterson e Sandro Gamba. «Le prime volte che andavo in America – ha ricordato Gamba – volavo sempre a Boston. Era lì l'università del basket! Volevo capire metodi d'allenamento, filosofia, attitudine, professionalità, anche se allora ci mancava l'elemento essenziale: quei fisici, quegli atleti. Oggi siamo più vicini, ma resta l'ammirazione per quei magici trifogli».

Meteorite - Sarà una festa di popolo, è sicuro, quella milanese. Ma certo - al netto di appeal e glamour – quello dei Celtics sul nostro basket sembrerà l'impatto di un meteorite dalla stratosfera. Perché, ad oggi, il trifoglio portafortuna lo stiamo cercando per una serie A che vede Treviso a rischio chiusura, Teramo già quasi spacciata, Roma, Pesaro e Montegranaro a contar gli spiccioli per far quadrare i conti, così come Bologna, senza parlare di Caserta, Cremona e Avellino, per ora sopravvissute a un'annata di continui scricchiolii.
Senza dimenticare la sparizione (si spera momentanea) dell'unica rivista specializzata di settore (Superbasket) e i contraddittori risultati derivanti dei contratti tv in essere. Problemi di fronte ai quali nessuno potrà nascondersi sotto.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi