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Questo articolo è stato pubblicato il 25 giugno 2012 alle ore 15:53.

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«La questione di un referendum sulla riforma della Costituzione tedesca non é affatto all'ordine del giorno». Con queste parole Angela Merkel ha richiamato all'ordine il suo ministro delle Finanze, Wolfgang Schaeuble (Cdu), che in un'intervista allo Spiegel aveva manifestato l'ipotesi sull'introduzione dell'istituto referendario, con il quale i tedeschi dovrebbero venire chiamati a decidere sul trasferimento di maggiori poteri da Berlino a Bruxelles.

Botta e risposta a distanza Merkel-Schaeuble
«Non siamo chiaramente arrivati ancora a questo punto», ha ribadito il portavoce governativo, Steffen Seibert, precisando che un eventuale referendum non é un'ipotesi attuale, ma piuttosto per «dopodomani», dunque a lungo termine. Seibert ha attestato a Schaeuble di possedere le capacità di «innovatore europeo», sottolineando che Angela Merkel apprezza la sua visione di fondo dei problemi europei, già manifestata prima dell'intervista, ma la Costituzione attuale così come é risulta «pro europea e favorevole all'integrazione».

Più competenze per Bruxelles
Secondo Schaeuble i limiti dell'attuale costituzione rispetto al processo d'integrazione potrebbero essere raggiunti «prima di quanto non pensassi solo qualche mese fa». Anche se «nessuno sa quando». Per il politico cristianodemocratico finora in Europa «l'ultima parole ce l'hanno avuta quasi sempre gli Stati membri. Questa condizione non può perdurare: dobbiamo concedere più competenze a Bruxelles sugli ambiti politici importanti, senza che ogni Stato nazionale possa bloccare le decisioni».

Schaeuble punta a trasformare la commissione Ue in un vero governo europeo, a far eleggere direttamente il presidente del consiglio Ue dai cittadini dei 27 Paesi membri e a rafforzare il ruolo del parlamento Ue. In merito, oggi la stampa tedesca ricorda come l'attuale costituzione non preveda la possibilità di un referendum a livello federale, per esempio su questioni europee. Modifiche alla Legge fondamentale - come si chiama la costituzione tedesca - possono essere apportate solo dal parlamento a maggioranza di due terzi. «Dopo la seconda guerra mondiale e le esperienze fallimentari della Repubblica di Weimar - scrive l'agenzia Dpa - i padri e le madri della costituzione hanno costruito consapevolmente il nuovo sistema politico come una democrazia rappresentativa»

La Merker: eurobond incompatibili con la costituzione
«Il discorso su eurobond, eurobill, garanzie di condivisione del debito e molto altro, oltre che non compatibile con la nostra costituzione, è sbagliato e controproducente dal punto di vista economico». Ha incalzato Angela Merkel, intervenendo di nuovo sull'argomento oggi, a Berlino.

Le proposte sugli eurobond o su un'assicurazione comune dei depositi dell'eurozona sono «sbagliate e controproducenti». Lo ha ribadito la cancelliera tedesca. Il vero obiettivo, ha aggiunto, é un'unione politica europea con una supervisione più forte. Merkel ha riconosciuto che, in occasione del vertice europeo del 28 e 29 giugno, «tutti gli occhi saranno puntati sulla Germania». «In quell'occasione - ha concluso - temo che ancora una volta parleremo troppo di idee per la mutualizzazione del debito e decisamente troppo poco di un miglioramento della supervisione».

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