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Questo articolo è stato pubblicato il 27 giugno 2012 alle ore 17:12.

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La Regina ha stretto la mano a Martin McGuinness, ex comandante dell'Ira, l'organizzazione armata protagonista in un lungo e difficile cammino di pace dopo i sanguinosi anni dei Troubles fino alla tregua raggiunta da Blair. Oggi McGuinness è vice primo ministro dell'Ulster e incontra Elisabetta II, durante il secondo giorno della visita nell'Irlanda del Nord. La storica stretta di mano è avvenuta al teatro Lyric di Belfast ed è stato organizzato dalla Ong Co-Operation Ireland, impegnata nella risoluzione del conflitto. Elisabetta e McGuinnes, si sono stretti la mano prima in privato, dopo l'arrivo di sua maestà al Lyric Theatre di Belfast, e dopo in pubblico, quando Elisabetta ha lasciato il teatro per proseguire il suo tour dell'Ulster.

Stando al Sinn Fein, partito storicamente vicino all'Ira, McGuinness ha detto alla regina che il loro incontro avrebbe rappresentato un «potente segnale che per costruire la pace serve leadership». McGuinness ha salutato in gaelico la regina e il presidente dell'Eire, il teasoich Michael Higgins che era con lei . Quindi, riferendosi alle parole di conciliazione pronunciate da Elisabetta II durante la sua visita dell'anno passato in
Irlanda, ha evidenziato il bisogno di riconoscere «il dolore di tutte le vittime del conflitto e delle loro famiglie».

Davanti alle telecamere, McGuinness ha quindi dato l'arrivederci alla regina, sempre in gaelico. All'ex capo dell'Ira è stato poi chiesto che effetto gli ha fatto incontrare la regina. «È stato bello», ha risposto il
vice primo ministro dell'Ulster. Elisabetta, d'altra parte, ha sfoggiato un abito verde chiaro, chiaro riferimento ai colori nazionali irlandesi.
«Senza dubbio - ha commentato Peter Hain, ex ministro all'Ulster - le vittime delle atrocit… dell'IRA saranno arrabbiate e molti repubblicani lo vedranno come un tradimento. Ma sia la regina che McGuinnes stanno dimostrando che il futuro Š molto pi— importante del passato. Se restiamo bloccati nel passato non faremo mai nessun progresso».

McGuinness incarna la storia travagliata dell'Irlanda del Nord. Nato nel 1950 a Londonderry, negli anni '70 entra a far parte dell'Ira. Nel 1972 è già vicecomandante della Derry Brigade, la brigata della città dove, il 30 gennaio, si consumerà il Bloody Sunday, quando i parà britannici aprono il fuoco contro una folla di manifestanti inermi, uccidendone 13. Nel 1973 é condannato a sei mesi di prigione per possesso di esplosivi. «Abbiamo combattuto contro l'uccisione del nostro popolo, sono un membro dell'Ira e ne sono molto, molto orgoglioso», sarà la sua rivendicazione durante il processo.

McGuinness viene eletto al Parlamento nordirlandese di Stormont nell'82, nelle fila dello Sinn Fein, posto che non occuperà in virtù del principio astensionista del suo partito. Nominato caponegoziatore, svolge un ruolo decisivo per la firma degli storici accordi del Venerdì Santo del 1998, pietra miliare del processo di pace tra Ulster e Gran Bretagna. Dall'8 maggio 2007 è vicepremier del primo governo di coalizione fra i protestanti del Dup e i cattolici repubblicani del Sinn Fein. Oggi la storica stretta di mano con la regina d'Inghilterra. Sarà come stringere la mano a «centinaia di migliaia di unionisti» ha scherzato alla vigilia.

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