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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2012 alle ore 13:58.

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«Si deve evitare un aumento dell'Iva che inevitabilmente deprimerebbe ulteriormente la domanda». Lo ha detto il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, intervenendo alla presentazione del rapporto del Centro studi di Confindustria. «Bisogna prevenire la corruzione, cosa che negli ultimi anni non é mai stata fatta». Facendo riferimento alla spending review il ministro ha sottolineato che di essere consapevole che «in tempi di crisi e di scarsità di risorse, lo Stato non solo non può sperperare, ma non può spendere per cose non essenziali». Dunque ci sono due strade da seguire: «Ridurre la spesa pubblica e riorganizzare gli apparati preposti a quei centri di produzione di beni e servizi che ingrandiscono la spesa».

Damiano (Pd): i dati shock di Confindustria indicano l'urgenza degli
interventi correttivi

«I dati shock di Confindustria sulla recessione e sulla disoccupazione - ha commentato Cesare Damiano, capogruppo Pd nella commissione Lavoro di Montecitorio - indicano l'urgenza degli interventi correttivi necessari in una situazione che vedrà, alla fine del 2013, una perdita di circa 1 milione e mezzo di posti di lavoro rispetto al 2008. Il Partito democratico insiste sulla necessità di accompagnare, alle misure di rigore, chiare indicazioni di sviluppo e di sostegno all'innovazione e alla qualità dei prodotti». Per Damiano, poi, «il prolungarsi della crisi a tutto il 2013 rende ancora più urgente la decisione sulle misure di correzione degli ammortizzatori sociali definiti dalla nuova riforma del mercato del lavoro, quindi è necessario mantenere le vecchie regole di tutela sociale anche per tutto il 2013, rimandando di un anno l'introduzione della nuova Aspi. In un momento di ulteriore crescita della disoccupazione, che continuerà a manifestarsi anche il prossimo anno sarebbe inimmaginabile diminuire il periodo di tutela di strumenti come quello della mobilità».

Per la Cgil crescita e lavoro le emergenze
«Le vere e non più rimandabili emergenze da affrontare sono la crescita e l'occupazione», ha detto il segretario confederale della Cgil, Serena Sorrentino, commentando i dati diffusi oggi dal Centro studi di Confindustria. «Sulla drammaticità dei dati su disoccupazione ed inattività», la dirigente sindacale sottolinea due aspetti: "Alla riforma approvata ieri vanno apportati subito correttivi e va subito affrontata l'emergenza della scadenza a fine anno dell'accordo con le regioni sugli ammortizzatori in deroga». Inoltre, osserva ancora Sorrentino alla luce dei numeri del Csc, «non ci sono segni tendenziali di ripresa e per questo bisogna cambiare la politica economica che ha acuito la recessione e, allo stesso tempo, ci vuole un piano straordinario per il lavoro e lo sviluppo». Sorrentino ha chiesto al Governo di aprire un confronto su crescita, fisco e occupazione «per invertire la rotta di politiche che sin qui non hanno sortito effetti positivi».

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