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Questo articolo è stato pubblicato il 28 giugno 2012 alle ore 06:37.

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Il vertice di BruxellesIl vertice di Bruxelles

Entro l'anno sarà presentata una roadmap dettagliata per una più stretta unione economica del paesi europei. È quanto emerge dalla bozza conclusiva del summit. Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker e il presidente della Bce Mario Draghi hanno preparato un rapporto da sottoporre all'attenzione dei leader Ue sulle modalità per completare l'unione economica che potrebbe potare all'emissione di debito.

Fondo Esm per sonstenere i Bond: in corso una dura trattativa
La lunga trattativa per evitare che si avviti la sfiducia sui titoli italiani e spagnoli non ha ancora raggiunto la fine: mentre i capi di stato e di governo discutono delle misure per la crescita, gli sherpa e i ministri dell'economia dalle capitali negoziano sulle misure immediate. A Margine del vertice, si ammette apertamente che é sul tavolo l'intervento del Fondo anti-crisi (Efsf-Esm) per l'acquisto di bond al momento dell'emissione con delle varianti (limitarsi alla sola garanzia): le divergenze riguardano le condizioni, i meccanismi, i tempi di intervento. Germania e Olanda difendono l'attuale quadro di stretta condizionalità (che equivale a un commissariamento).

Nella bozza finale attenzione agli investimenti sulla crescita
I capi di stato e Governo della Ue non apriranno la porta alla "golden rule" chiesta da Mario Monti sulla spesa per investimenti da non calcolare ai fini del patto di stabilità, ma una indicazione precisa sulla policy da seguire che accoglie la base di quel principio la faranno propria: le conclusioni del Vertice chiariscono che «deve essere prestata una attenzione particolare agli investimenti nei settori orientati al futuro aventi un nesso diretto con il potenziale di crescita dell'economa e a garantire la sostenibilità dei regimi pensionistici».

La Finlandia propone garanzie ai BTp per ridurre gli spread
I fondi salva-stati europei, Efsf ed Esm, potrebbero parzialmente garantire l'emissione di bond italiani e spagnoli, se Roma e Madrid forniranno in cambio collaterali sotto forma di entrate fiscali garantite e asset del governo. È la proposta che la Finlandia ha messo sul tavolo delle discussioni al vertice dei capi di Stato e di Governo dell'Ue in corso a Bruxelles, per venire incontro alle richieste italiane di un meccanismo semiautomatico antispread.
Questi "covered bond", ha spiegato a margine del summit il ministro per gli Affari europei finlandese Alexander Stubb, già utilizzati da Helsinki durante la crisi economica degli anni Novanta, «potrebbero essere una soluzione per ridurre i tassi di interesse di Italia e Spagna».
Ma l'Italia resta perplessa: «Appare una proposta molto specifica e parziale che, avrà anche sue virtù, ma non risponde al problema fondamentale che avevamo posto» sullo spread. Così fonti italiane, a margine del Vertice Ue, bocciano la proposta presentata dalla Finlandia su obbligazioni garantite dal patrimonio dello Stato.

Schaeuble: apertura sugli eurobond (poi smentisce)
Anche la Germania è disposta a un'apertura
sulla questione degli eurobond, e cioè sulla mutualizzazione del debito sovrano dei Paesi dell'Eurozona, ma soltanto se ci sarà uno "zar" europeo a vigilare sui conti pubblici dei 16 paesi dell'euro. Lo ha detto Wolfgang Schaeuble, ministro delle Finanze tedesco, in un'intervista concessa a "The Wall Street Journal". Berlino, ha detto Schaeuble, potrebbe dare via libera a una qualche forma di mutualizzazione del debito non appena la Germania sarà pienamente convinta che il progresso verso l'attuazione di un sistema di controllo centralizzato delle politiche di bilancio nazionali sarà irreversibile.

Il ministero delle Finanze tedesco ha poi smentito che da parte del ministro Wolfgang Schaeuble vi sia stato alcun cambiamento di linea sulla posizione tedesca sulle ipotesi di eurobond, o su quelle di utilizzo dei fondi salva Stati europei per acquistare titoli di Stato sotto tensione. Questo in riferimento all' una intervista di Schaeuble al Wall Street Journal. Gli eurobond si possono fare solo dopo una Unione sui bilanci, chiarisce un portavoce del ministero tedesco, e l'uso di Efsf o Esm per acquistare bond sotto stress può avvenire solo nell'ambito delle regole già previste.

Schulz (presidente Parlamento Ue): contenere gli spread
Anche Schulz (presidente Parlamento Ue) appoggia le proposte del premier italiano Mario Monti per contenere gli spread. «Non possiamo permettere che la Bce presti denaro alle banche con un tasso dell'1% e i tassi dei titoli pubblici siano al 6-7% - ha detto nella conferenza stampa dopo il suo intervento al Consiglio europeo - Servono decisioni oggi. Si può utilizzare l'Esm con la licenza bancaria o altri strumenti, come ad esempio quelli proposti da Mario Monti.

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